Permane la tensione fra il Comitato Sanità Bene Comune e il Consiglio Regionale.

Oggetto dello scontro l'ultimo emendamento votato in consiglio riguardante gli ospedali di Zona Disagiata.

Secondo il Comitato infatti la situazione sostanzialmente non cambia.

Il pronto soccorso dipenderà dal Dea di riferimento impedendo così che l'èquipe chirurgica in loco possa prendere in carico le urgenze che arrivano al presidio.

Il reparto di medicina perderebbe 5 posti letto rispetto all'assetto ospedaliero precedente.

L'unità operativa di Chirurgia Generale , nodo cruciale della lotta del comitato, cesserebbe così di esistere definitivamente. Al suo posto una chirurgia elettiva, cioè programmata con un unico modello di ricovero e un'area di degenza bimodulare (chiruria e medicina). Un affronto per il territorio secondo il Comitato che non rinuncia a dar battaglia, lanciando l'appello ai cittadini perché ci sia una presenza massiccia nel momento della votazione definitiva della riforma. "Se proprio" dicono "devono condannare il popolo sardo alla privatizzazione e ai tagli dei servizi, che ciò avvenga con la disapprovazione generale".
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