Non c'è ancora un nome e un cognome, ma la Procura di Belluno ha un preciso profilo criminologico della persona che si nasconde dietro lo pseudonimo di "Erostrato" (un criminale e pastore greco antico che incendiò e distrusse il tempio di Artemide). Così infatti si firma l'uomo che ha inviato lettere di minacce (e cariche di polvere) al sindaco Carlo Zanella, ai vigili e al parroco di Cesio, l'anonimo mitomane che ha tenuto sotto scacco il paese l'agosto scorso.

La Procura ha incaricato un criminologo che ha elaborare il profilo del'uomo, razzista e d'ispirazione nazista (come provano le svastiche e i richiami a Hitler trovati nelle missive scritte a pennarello rosso). E dagli studi partiti dai caratteri sulla sua scrittura è venuto fuori non soltato l'età, l'altezza, la provenienza e le idiosincrasie verso migranti, ebrei e omosessuali, ma anche i suoi "modelli" di riferimento: tra questi, Doddore Meloni, l'indipendentista di Terralba morto lo scorso 5 luglio, nel carcere di Uta, dopo 66 giorni di sciopero della fame. E il norvegese Anders Breivik, autore della strage di Utoya, Oslo.

L'uomo, che è accusato anche di aver imbrattato le chiese di Calliol e Sant'Agapito, il muro di cinta del cimitero e dei magazzini comunali e bruciato una legnaia a Morzanch, soffrirebbe di un disturbo della personalità chiamato "schizotipico". Tra le caratteristiche, il disagio acuto e la ridotta capacità di relazioni intime, insieme a distorsioni cognitive o percettive ed eccentricità nel comportamento.

Le indagini coordinate dal pm Marcon proseguono e contano di smascherarlo al più presto.

(Redazione Online/s.a.)

© Riproduzione riservata