Resta al momento irrisolta la questione della messa in sicurezza del ponte di Santa Chiara sul fiume Tirso. Oggi il sindaco di Busachi Giovanni Orrù, in qualità di presidente dell'Unione dei Comuni del Barigadu, è stato in Regione per sollecitare attenzione e risorse per l'intervento che si attende ormai da mesi.

Ma ad occuparsi del problema, secondo quanto riferito al sindaco dall'assessorato ai Lavori Pubblici, dovrà essere la Provincia che in questa prima fase ha già stanziato le somme necessarie per progettare l'intervento di messa in sicurezza.

LA CREPA - Il ponte, da molti mesi, in uno dei giunti in cui si collega alla terra ferma, presenta una crepa larga parecchi centimetri. Situazione che ha determinato limitazioni al transito dei mezzi pesanti con notevoli disagi per un vasto territorio.

"In Regione ci è stato spiegato che la Provincia è stata dotata di oltre 4 milioni di euro e la priorità va data a interventi che riguardano attraversamenti, ponti ad esempio - spiega Giovanni Orrù -. Ora con il presidente dell'Unione dei Comuni del Guilcier chiederemo un incontro congiunto con il commissario della Provincia per sollecitare le risorse per il ponte".

IL COMMISSARIO - Ma se la Regione dice che della questione si deve occupare la Provincia quest'ultima ha idee diverse al riguardo. Il commissario Massimo Torrente afferma infatti: "Insieme con l'Unione dei comuni abbiamo fatto una richiesta per un incontro con la Regione che però al momento non c'è stato. Contavamo di avere un finanziamento specifico. Se utilizziamo le risorse trasferite per intervenire sul ponte, ben poco si può poi fare per la viabilità".

"Quattro milioni di euro sono un'inezia rispetto a quello che occorre fare. Queste somme sono già state programmate per interventi nelle strade e alla Regione abbiamo anche già trasmesso il cronoprogramma dei lavori. Certo si possono fare delle variazioni. Ora vedremo come agire, sentirò il sindaco di Busachi. Da parte nostra abbiamo già garantito le somme per la progettazione dei lavori".

IL CONSIGLIERE REGIONALE - Sulla vicenda del ponte in Regione attende invece ancora una risposta l'interpellanza presentata sei mesi fa dal consigliere Attilio Dedoni. "Ho segnalato il problema con un'interpellanza presentata il 12 aprile, che però non è stata ancora messa in discussione", denuncia il capogruppo dei Riformatori Sardi per l'Europa in Consiglio regionale.

"È evidente che in Regione la situazione viene sottovalutata, nonostante la sua gravità e gli enormi pericoli che ne derivano. Oltre ai disagi causati dalla chiusura del ponte al traffico pesante, che costringe gli autobus ed i mezzi per il trasporto merci a lunghe deviazioni, non si può trascurare la sicurezza degli automobilisti, i quali continuano a segnalare le vibrazioni anomale della struttura, segno evidente del fatto che questa non si trova in condizioni di sicurezza".

Dedoni va avanti: "È inoltre necessario capire quali siano le cause a monte del cedimento che si è verificato nel giunto alla base del viadotto sul Tirso, il quale sovrasta la vecchia diga di Santa Chiara e si trova a poca distanza dal nuovo sbarramento intitolato ad Eleonora D'Arborea".

"Già durante la realizzazione di quest'ultimo e dello stesso ponte, infatti, sono state ripetutamente segnalate anomalie di natura geologica, che lasciano presagire la possibilità di movimenti tellurici tali da mettere in pericolo la stabilità del ponte e delle due dighe".

"È pertanto urgente che la Regione intervenga onde evitare il verificarsi di eventi catastrofici che potrebbero avere gravissime conseguenze, anche in termini di vite umane, per le popolazioni del territorio".
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