Ha ragione Leo Messi, il miglior giocatore dei nostri tempi (stando almeno al numero di palloni d'oro collezionati in carriera), a dire che l'eventuale mancata partecipazione al Mondiale russo del 2018 sarebbe stata "un disastro". Tutto vero, perché l'Argentina della Pulce, ma anche di Icardi, Di Maria, Mascherano e Dybala, non poteva permettersi di non volare in Russia per l'appuntamento più importante. Ci è andata vicino, ma non è accaduto.

Contro l'Ecuador, battuto in casa per 3-1, Messi - che ha segnato tutte le reti - ha così messo a tacere chi ne ha messo in discussione il carisma e il rendimento in Nazionale, trascinando la Seleccion a una Coppa del Mondo che si allontanava sempre di più.

"Sarebbe stata una follia un Mondiale senza l'Argentina, un disastro, ma siamo stati noi a metterci in una brutta situazione e quando abbiamo preso il gol al primo minuto mi sono passate per la mente un sacco di cose, non so come avrei reagito se non avessimo centrato la qualificazione.

LE AVVERSARIE DELL'ITALIA - Anche l'Italia, come l'Argentina, non può permettersi di non strappare un biglietto per il Mondiale, ma al contrario della selezione albiceleste dovrà ancora passare dalla prova dei playoff.

Playoff che si è assicurata con la vittoria contro l'Albania e, cosa non da poco, come testa di serie.

Questo vuol dire che dall'urna di Zurigo, il 17 ottobre verrà estratto un nome tra Svezia, Irlanda del Nord, Repubblica d'Irlanda e Grecia.

Le sfide si giocheranno tra il 9 e l'11 novembre 2017 (andata) e 12 e 14 novembre (ritorno).

Nella prima fascia - e dunque le squadre che gli azzurri eviteranno sicuramente - ci sono anche Svizzera, Croazia e Danimarca.

DRAMMA OLANDA - "L'uomo di cristallo è durato a lungo". Lo ha detto, scherzando ma con un velo di tristezza, Arjen Robben al termine di Olanda-Svezia, gara vinta 2-0 dagli Orange che non è stata sufficiente per raggiungere il Mondiale di Russia. Dunque, Robben dice addio alla Nazionale: "Ho riflettuto molto e questo momento è arrivato", ha detto. "Ho 33 anni e gioco in uno dei club più forti d'Europa, devo prendere certe decisioni per andare avanti, credo che sia il momento giusto per passare il testimone".

CILE, ADDIO MONDIALE - Ha vinto le ultime due edizioni della Coppa America, eppure il Cile ai Mondiali del 2018 non ci sarà. La Roja è un'altra delle escluse eccellenti dal prossimo Mondiale e deve recitare il "mea culpa" per avere sprecato il vantaggio accumulato perdendo tre delle ultime cinque partite. Ieri lo 0-3 incassato in Brasile che ha dato il verdetto definitivo. In campo non c'era Arturo Vidal che adesso potrebbe dire - anche lui - addio alla Nazionale.

FESTA ISLANDESE - L'Islanda invece fa festa. È la nazione più piccola ad aver raggiunto la fase finale della Coppa del Mondo, torneo che giocherà per la prima volta nella sua storia, e ha staccato il pass per la manifestazione battendo il Kosovo 2-0 e terminando in vetta al proprio girone. "Stai scherzando! Parteciperemo alla Coppa del Mondo!", è stata l'esultanza del telecronista al momento del fischio finale. Mentre a Reykjavík, è esplosa la festa.

LE 23 GIÀ QUALIFICATE - Dunque, conti alla mano, ai Mondiali 2018 si sono qualificate 23 squadre. La Russia padrona di casa, poi Belgio, Germania, Inghilterra, Spagna, Polonia, Serbia, Islanda, Francia e Portogallo, Brasile, Uruguay, Argentina, Colombia, Messico, Costa Rica, Panama, Arabia Saudita, Corea del Sud, Giappone e Iran, Nigeria, Egitto.

Mancano le 9 squadre che usciranno dagli spareggi e che ritroveremo a dicembre per il sorteggio per la fase finale a Mosca, che deciderà che tipo di Mondiale vedremo.

(Redazione Online/m.c.)
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