Un'altra notte di fuoco in città e attentatori scatenati. Due i raid incendiari: in via Nebida, con un'auto distrutta dal fuoco e un'altra parcheggiata vicina danneggiata, e in via Carboni Boi, con la Renault di un ispettore dell'Inps presa di mira a poche centinaia di metri dalla Questura. Su entrambi gli episodi, ritenuti dolosi secondo la prima ricostruzione dei vigili del fuoco arrivati per spegnere le fiamme, stanno indagando gli agenti della Squadra volante e della Mobile. Soprattutto l'atto intimidatorio contro Roberto Pistis, ispettore dell'Inps, preoccupa per il ruolo ricoperto dalla vittima. Il tutto a pochi giorni di distanza dal blitz incendiario ai danni del commercialista e consulente della Procura, Giuseppe Aste.

LE IPOTESI - Su quanto avvenuto nella notte tra lunedì e ieri sono dunque al lavoro gli investigatori della Mobile, coordinati dal dirigente Marco Basile, dopo il primo intervento effettuato dagli agenti delle volanti. Approfittando del buio, qualcuno si è avvicinato alla Renault di Pistis, parcheggiata in via Carboni Boi, facendo partire l'incendio dalla ruota posteriore sinistra. Le fiamme hanno avvolto parte della portiera e danneggiato il finestrino. C'è chi ha notato il fumo proveniente dall'auto: ha avvisato subito il 115 e il pronto intervento dei vigili del fuoco ha permesso di limitare le conseguenze negative non solo per la vettura di proprietà dell'ispettore dell'Inps ma anche per quelle parcheggiate nelle vicinanze. Un'azione temeraria perché portata a termine a due passi dalla Questura, in una strada di passaggio. Dunque c'è chi avrebbe potuto notare l'attentatore (o gli attentatori) durante l'atto intimidatorio. I poliziotti devono valutare le diverse ipotesi: si è trattato di un atto di vandalismo, di una vendetta per questioni legate al lavoro di Pistis o dietro il gesto ci sono altre vicende personali? La vittima non avrebbe mai ricevuto minacce e per questo le indagini degli investigatori della Mobile non saranno semplici.

IS MIRRIONIS - Anche l'incendio in via Nebida sarebbe di natura dolosa. Anche in questo caso, da una prima ricostruzione, il rogo sarebbe partito dalla ruota posteriore di una Renault Clio ferma all'altezza dell'incrocio con via Ciociaria. Le fiamme hanno raggiunto anche un'altra vettura parcheggiata a pochi centimetri. L'incendio è stato spento dai vigili del fuoco: il fumo ha raggiunto anche le abitazioni ai primi piani della palazzina davanti a cui erano ferme le due vetture. Alcuni inquilini hanno deciso di scendere in strada ma dopo pochi istanti l'allarme è rientrato e le famiglie sono potute ritornare nelle loro case. Le auto danneggiate dal rogo sono di proprietà di due incensurati, con un lavoro e senza incarichi particolari. Anche su quanto accaduto in via Nebida dovranno far luce i poliziotti. Sabato scorso, in via Malpighi, è stata data alle fiamme la Mini Cooper di Giuseppe Aste, commercialista cagliaritano e consulente della Procura.

M. V.

© Riproduzione riservata