Sul cosiddetto Rosatellum, la legge sul nuovo sistema elettorale proposta dal parlamentare del Pd Emanuele Fiano, il governo apporrà la fiducia.

Secondo quanto si legge in un comunicato di Palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri ha deliberato il proprio assenso alla fiducia - qualora risulti necessario - con riferimento al testo unificato delle "proposte di legge n. 2352 e abbinate A/R, recante 'Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali'".

Una questione che non ha tardato a suscitare reazioni tra le diverse formazioni politiche, anche dai toni decisi. È il caso, per esempio, del pentastellato Alessandro Di Battista che rivendica come questa legge danneggi in particolar modo il Movimento 5 Stelle. "Tutto questo fa vomitare", ha detto. "Io l'ho chiamato un 'colpo di Stato istituzionale' fatto a 'norma di legge' da dei fuorilegge. Ci opporremo in ogni modo. Spero che, al di là delle proprie appartenenze politiche, il Popolo italiano sappia reagire".

Anche il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, attraverso un tweet, ha commentato: "Il governo Pd mette la fiducia su una #leggeelettorale imbroglio e non su #IusSoli. Non c'è altro da aggiungere''.

Di diverso avviso il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, che ha parlato di "Italicum come colpo di maggioranza, mentre questa la legge elettorale è invece voluta dalla maggioranza e anche da una parte delle opposizioni". Forza Italia, ribadisce però, "non voterà la fiducia perché siamo all'opposizione, ma voteremo il voto finale. FdI ha scelto un'altra strada, ma ciò non toglie che il centrodestra sia unito e si appresti a vincere le prossime elezioni", ha concluso.

BAGARRE ALLA CAMERA - Alla Camera dei deputati, durante la discussione sulla legge elettorale, i clima si è surriscaldato non poco. Soprattutto nel momento in cui il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha posto la questione di fiducia.

Decisione annunciata dopo una quarantina di minuti di dibattito su questioni procedurali sollevate da M5S, Mdp, Sinistra italiana e dal centrista Rocco Buttiglione e respinte.

Quando la Finocchiaro ha preso la parola la sua voce è stata completamente sommersa dalle proteste dei deputati del Movimento 5 stelle, di Mdp e Sinistra italiana, scandite dal grido "Vergogna, vergogna".

(Redazione Online/m.c.)

E DI BATTISTA VIENE FISCHIATO - VIDEO:

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