Ancora alta tensione in Catalogna, dopo ieri la Corte Costituzionale spagnola ha sospeso la seduta del Parlamento locale prevista per lunedì, durante la quale il presidente Carles Puigdemont avrebbe potuto dichiarare l'indipendenza della regione.

Mentre il presidente ha rinviato la seduta a martedì, senza rendere noto quale sarà l'ordine del giorno, oggi il prefetto spagnolo in Catalogna Enric Millo ha chiesto scusa per gli episodi di violenza della Guardia Civil sui cittadini catalani avvenuti il primo ottobre, durante le votazioni per il referendum che ha visto la vittoria schiacciante del "sì".

"Ho visto le immagini e so che ci sono persone che hanno ricevuto percosse, spinte, e che c'è ancora una persona in ospedale, posso solo chiedere scusa a nome degli agenti che sono intervenuti", ha dichiarato.

Aggiungendo però che "la responsabilità finale delle violenze ricade sulla Generalitat, che si è rifiutata di rispettare l'ordinanza del tribunale di annullare il referendum".

Sulle cariche della Guardia Civil è stata aperta un'inchiesta da parte di un giudice di Barcellona.

L'indagine riguarda le violenze avvenute in 23 seggi elettorali in cui risultano essere state ferite 130 persone.

Il magistrato ha inoltre invitato la procura - che aveva parlato di un uso della forza proporzionato da parte della polizia - a "non minimizzare la gravità dei fatti".

L'INTERROGATORIO DEL CAPO DEI MOSSOS D'ESQUADRA - Questa mattina il capo dei Mossos d'Esquadra (la polizia catalana) Josep Lluis Trapero è stato al palazzo di giustizia di Madrid, per rendere dichiarazioni e rispondere alle domande degli inquirenti.

Il capo dei Mossos è indagato per sedizione in relazione a quanto accaduto lo scorso 20 settembre, quando la Guardia Civil fu assediata mentre perquisiva la sede del ministero catalano dell'Economia nell'ambito di un'operazione tesa a fermare i preparativi del referendum che si è tenuto lo scorso 1 ottobre. Rischia fino a 15 anni di carcere.

L'interrogatorio è durato circa un'ora, e nei confronti di Trapero non sono state prese misure cautelari. Il capo dei Mossos sarà convocato nuovamente.

Il giudice ha convocato inoltre altre tre persone: Teresa Planas dei Mossos, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, presidenti delle due organizzazioni indipendentiste Assemblea nazionale catalana e Omnium Cultural.

(Redazione Online/L)

MOSSOS D'ESQUADRA SOTTO INDAGINE - VIDEO:

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