Con la votazione in Consiglio Comunale il Comune di Villamassargia si è ufficialmente sfilato dalla centrale unica di committenza dell'Unione dei comuni Metalla e il Mare istituita appena un anno fa per creare una singola regia di gestione degli appalti dei 7 comuni aderenti.

La decisione, fortemente osteggiata dalla minoranza, è stata resa possibile da una deroga regionale e consentirà all'esecutivo guidato da Debora Porrà di avere mani libere su alcuni progetti che giacevano impantanati a causa delle lungaggini della Cuc di Metalla e il Mare.

"La Cuc è diventata un tappo - sostiene Porrà -, da 3 mesi abbiamo pronto il progetto per sostituire con una rotonda la rete semaforica all'ingresso del paese eppure l'appalto non è stato neanche bandito".

Sulla decisione pesa anche il netto rifiuto del Comune di aderire al bando con cui l'unione intende esternalizzare e ampliare il servizio di raccolta rifiuti (finora gestito insieme a Musei e Narcao ma tra mille problemi) includendovi anche i comuni di Fluminimaggiore e Buggerru. "Io devo fare il meglio per i miei cittadini, - rimarca Porrà - mentre con questo nuovo bando si alzerebbero i costi della Tari che abbiamo faticosamente abbassato".

Secondo il capogruppo di minoranza Pierluigi Palmas si tratta di una decisione scellerata:

"Stiamo praticamente uscendo dall'unione mentre la normativa impone la condivisione dei servizi. Incontrerò subito il cda dell'ente per fare il punto, non si possono vanificare i grossi sforzi fatti per arrivare ad un equilibrio all'interno di Metalla e il Mare. Non è vero poi - aggiunge - che l'attuale raccolta rifiuti non funzioni: ci sono problemi gestibili che hanno un po' tutti i Comuni legati anche all'età media non giovanissima dei 17 operai che la mandano avanti. Non vorrei che questa pessima decisione sia anche un modo per punirli dopo il grosso lavoro fatto dai comuni aderenti per stabilizzarli.
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