Hanno deciso di non rispondere alle domande del gip del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, sia l'ex portiere del Cagliari, Renato Copparoni, che l'ex presidente dell'Ente Acque della Sardegna (Enas), Davide Galantuomo.

I due, assieme all'imprenditore Salvatore Paolo Pinna, Gianni Lolli e Luigi Betti erano finiti ai domiciliari su ordine di custodia cautelare nell'ambito di un'inchiesta per corruzione.

Copparoni avrebbe fatto da intermediario per una tangente da 135 mila euro in un appalto legato alla realizzazione di un impianto di energia rinnovabile a Ottana (Nuoro) per un valore di 9,5 milioni. Accompagnati dagli avvocati Guido Manca Bitti e Riccardo Floris sia Galantuomo che Copparoni si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. "Aspettiamo di leggere gli atti d'indagine - hanno rimarcato i legali - poi decideremo cosa fare".

Già richiesta la revoca o la mitigazione della misura cautelare per Galatuomo mentre Copparoni potrebbe fare ricorso al Tribunale del Riesame.

Francesco Pinna

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