Il territorio comunale di Settimo San Pietro è stato dichiarato denuclearizzato.

Lo ha deciso il Consiglio, imponendo anche l'assoluto divieto, allo stoccaggio e al transito di scorie nucleari.

La decisione è stata presa "in contrarietà all'individuazione della Sardegna come sede di deposito nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico.

L'assemblea ha anche dato mandato al sindaco Gigi Puddu di chiedere al presidente della Giunta e al Consiglio regionale una forte presa di posizione contro qualsiasi tentativo di stoccaggio di scorie.

Nel dibattito sono intervenuti lo stesso sindaco e i consiglieri Atzeri, Pili,Cocco e Mura.

Per Atzeri, "la Sardegna ha già dato tanto in fatto di servitù militari e ora depositare le scorie radioattive sarebbe un ulteriore aggravio per il territorio e i cittadini.

Propongo di votare favorevolmente l'ordine del giorno proposto.

Per Cocco "va fatta una seria valutazione tra i problemi di salute attuale e il peggioramento che potrebbe esserci in futuro. Infatti ci sono diversi elementi che i rifiuti radioattivi siano altamente nocivi per la salute umana. Inoltre l'attività turistica potrebbe essere minata".

Pili ha ricordato che "l'Italia ha rifiutato il Nucleare e conseguentemente bisogna rifiutare anche il deposito dei rifiuti radioattivi. Per Mura, si tratta dell'ennesima contrapposizione tra la vocazione della Sardegna e quello che lo Stato vorrebbe imporre. Il nucleare è stato già rigettato con un Referendum ma va prioritariamente salvaguardata la salute dei cittadini".
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