"Un importante risultato per la Sardegna". Questo il commento dell'assessore degli Affari generali Filippo Spanu al termine dell'incontro al ministero dell'Interno, con Mario Morcone, capo di Gabinetto del ministro Minniti, e con Gerarda Pantalone, capo Dipartimento per le libertà civili e per l'immigrazione.

"L'isola è ora al di sotto della quota massima di accoglienza dei migranti a essa destinata nell'ambito della Conferenza delle Regioni", ha aggiunto Spanu. "Il presidente Pigliaru in più occasioni aveva espresso al governo l'urgenza di intervenire per riportare la soglia a livelli di normalità, e aveva ricevuto garanzie dal ministro Minniti per arrivare a un calo significativo delle presenze con un'azione comune di costante monitoraggio".

Poi i numeri: "La quota attuale si attesta al 2,83%, (rispetto al totale delle presenze nel territorio nazionale), quindi al di sotto della quota concordata del 2,96%. Si tratta di circa 5.500 migranti presenti attualmente nei centri di accoglienza e negli Sprar", ha aggiunto dopo il vertice a cui hanno preso parte anche Tiziana Costantino e Carolina Bellantoni, a capo delle prefetture di Cagliari e Nuoro.

Filippo Spanu
Filippo Spanu
Filippo Spanu

"Con la diminuzione degli sbarchi dei richiedenti asilo e protezione internazionale possiamo gestire in modo più puntuale ed equilibrato il sistema dell'accoglienza e dell'inclusione e mettere in campo le iniziative previste nei Protocolli d'Intesa su accoglienza diffusa e volontariato sociale che sottoscriveremo nei prossimi giorni con prefetture e Anci", ha chiarito ancora Spanu.

All'ordine del giorno della riunione non è mancato un capitolo relativo agli arrivi di migranti, questi sì sempre più frequenti, dall'Algeria. "Oggi - ha spiegato Spanu - i vertici del ministero ci hanno comunicato che la maggior parte delle persone che hanno utilizzato il canale algerino sono già fuori dal territorio regionale. Chi arriva con gli sbarchi diretti resta per pochi giorni e, al termine delle procedure amministrative, abbandona l'Isola. Abbiamo chiesto con forza che il governo intensifichi il dialogo con le autorità algerine e percorra tutte le possibili strade per bloccare il flusso e dare corso ai rimpatri".

Quanto al progetto del Centro di permanenza per i rimpatri in Sardegna, per l'assessore Spanu rapprensenta "un efficace strumento di dissuasione ad affrontare il viaggio dal Nord Africa alla volta delle coste del Sulcis. C'è la disponibilità del Comune di Macomer a ospitare il Cpr con precisa richiesta di garanzie", come la destinazione esclusiva migranti in arrivo dall'Algeria e un rafforzamento delle forze di polizia nei territori interessati dagli sbarchi e dalle fasi di detenzione amministrativa nel Centro.

Il prefetto Morcone ha confermato che l'apertura di un Cpr "deve avvenire in tempi celeri ma con la condivisione della Regione e della comunità interessata".

(Redazione Online/m.c.)
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