Polemica social tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio.

Oggetto della contesa, gli scontri a Torino tra i manifestanti anti G7 e le forze dell'ordine.

"Torno a casa e vedo in tv che i manifestanti stanno decapitando due manichini, uno col mio volto, uno col volto del ministro del Lavoro. Credono di essere simpatici", ha scritto Renzi.

Che poi ha ringraziato gli uomini delle forze dell'ordine, "feriti sul serio".

E ha attaccato frontalmente l'amministrazione pentastellata della città sabauda, guidata da Chiara Appendino: "Squallidi amministratori comunali che non hanno avuto la forza o la voglia di spendere una parola per prendere le distanze da certe formazioni anarchiche, da centri sociali e da persone abituate a vivere di violenza. Mi fa effetto vedere amministratori pagati dai cittadini che invece di schierarsi con gli agenti e le istituzioni rilanciano le immagini della rivoluzione francese e dei tempi della ghigliottina".

Non si è fatta attendere la replica di Luigi Di Maio.

"Le violenze - ha scritto su Facebook il candidato premier pentastellato - non fnano parte del nostro Dna, ed è bene sottolinearlo, soprattutto davanti a Renzi che non perde l'occasione di tacere. Anziché sfruttare cinicamente questi episodi avrebbe potuto limitarsi a solidarizzare con agenti e istituzioni. Noi le nostre battaglie le abbiamo sempre fatte in Parlamento e in nessuna nostra manifestazione di piazza sono avvenuti scontri. Rispedisco le accuse al mittente".

(Redazione Online/L)

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