"Dimissioni dell'assessore regionale all'Ambiente": è la richiesta, firmata da Marco Efisio Pisanu, presidente regionale del Cpa (Caccia, pesca, ambiente), per "evidente inidoneità".

In una nota, Pisanu parla di istanze "disattese e calpestate" da parte della politica regionale nei confronti di migliaia di elettori: "Non solo 40mila cacciatori ma anche soggetti che esercitano le attività commerciali o che comunque gravitano intorno all'attività di prelievo".

LA VICENDA - A causa di mancati monitoraggi, il Tar Sardegna ha sospeso il calendario venatorio per la parte che riguarda il prelievo di lepri e pernici.

"L'ordinanza - scrive Pisanu - è stata religiosamente rispettata dai cacciatori sardi che hanno ancora una volta dimostrato di avere maggiore sensibilità ambientale di chi dovrebbe essere posto a governare la natura"; l'assessore all'Ambiente, Donatella Spano, "non ha mai richiesto di impugnare l'ordinanza al Consiglio di Stato, disconoscendo di fatto il calendario venatorio proposto dall'assessorato stesso, cagionando così rammarico ma soprattutto rabbia nei cacciatori sardi che avevano già pagato (tassa regionale e governativa) per un calendario venatorio approvato a luglio".

Inoltre, è la seconda accusa, dopo aver convocato il Comitato regionale faunistico, l'assessore "non ha neppure consentito il voto al fine di rivedere quella parte del calendario venatorio che limitava nel tempo (fino alle ore 14,00 e chiusura il giovedì) l’attività venatoria proprio per tutelare lepri e pernici. Tale votazione sarebbe stata doverosa proprio in ragione del fatto che l’Avvocatura della Regione Sardegna, con pregevole memoria difensiva presentata nel citato procedimento TAR, ha scritto che 'le due mezze giornate siano più che sufficienti a favorire un periodo di riposo biologico in quanto tra una giornata di caccia e l'altra è stata prevista una pausa di 6 giorni (divieto di caccia il giovedì)'".

LA RICHIESTA - Quindi la richiesta: "Immediate dimissioni dell'assessore Donatella Spano", e l'invito al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, "ad avviare un'indagine interna per verificare le responsabilità degli uffici e se siano stati rispettati i canoni previsti dalla legge".

(Redazione Online/s.s.)

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