"Non vogliamo essere penalizzati perché siamo gli ultimi nati: chiediamo di poterci allenare con gli stessi diritti e le stesse possibilità garantiti agli altri". Francesco Tuveri, dirigente della società sportiva "Athletics and Sport education", è rimasto legato all'ingresso del Municipio da mattina a sera. Una protesta clamorosa, per rendere pubblico il malcontento e rivendicare una migliore ripartizione delle ore di utilizzo del campo sportivo di via Dante, che ospita l'unica pista d'atletica di Sestu.

LA PROTESTA - "Noi abbiamo solo quattro ore alla settimana", lamenta, "e possiamo allenarci solo dalle 16 alle 18, perché dopo la pista deve essere ceduta all'altra società che esiste da 25 anni. Siamo penalizzati e non capiamo perché gli spazi non vengano ripartiti equamente". Nata lo scorso anno da una costola della storica società d'atletica sestese, la nuova formazione (che dichiara un'ottantina di tesserati) si è affiliata quest'anno alle Fidal e ora chiede di poter utilizzare la pista con orari più comodi e meno ristretti.

IL GESTORE - L'impianto comunale, gestito dalla polisportiva Omega (che ha vinto l'appalto con un investimento di oltre 120mila euro), accoglie diverse discipline: quattro società di calcio con trecento atleti, due di atletica con altri duecento. "Noi abbiamo dato la disponibilità a tutti secondo regolamento", taglia corto Luciano Ledda, presidente della Omega, "ma non possiamo fare nulla se gli spazi sono già occupati dalla Nuova Atletica che, tra l'altro, opera da tantissimi anni. Se non c'è l'accordo di tutti, inoltre, è impensabile che si allenino tutti assieme".

IN MUNICIPIO - Della vicenda si occupa l'ufficio Contenzioso del Comune diretto da Pierluigi Deiana, ma anche il sindaco Paola Secci e l'assessore allo Sport, Nicola Ruggiu. "Da venti giorni cerco di mediare per un accordo", spiega l'assessore, "troveremo una soluzione rispettando il regolamento".

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