Appena il tempo di tirare un sospiro di sollievo per aver schivato l'ondata di cancellazioni selvagge, ed ecco che Ryanair colpisce di nuovo nell'Isola: tra un mese la compagnia irlandese chiuderà la base di Alghero, dove rimarranno solo tre voli nazionali.

A fine ottobre lo scalo dirà addio ai collegamenti con l'Europa - dalla rotta storica con Londra a quelle con le città tedesche -, che nel corso dell'estate hanno contributo a risollevare le sorti della Riviera del Corallo.

Ad agosto le statistiche di Assoaeroporti hanno evidenziato una crescita dei passeggeri del 5,9 per cento rispetto allo scorso anno. Ora sarà più difficile continuare su questa linea.

L'ADDIO - Piloti, steward e hostess avrebbero già ricevuto la richiesta di indicare una nuova base in cui essere trasferiti. Mario Peralda, direttore generale della Sogeaal, in questi giorni è impegnato in una nuova trattativa con la compagnia irlandese: "Ryanair rimane un interlocutore importante, con cui abbiamo contatti continui", spiega.

Le speranze di poter mantenere la base aperta, o di ottenere qualche tratta in più, al momento sono poche: "Tutto è legato al bando regionale per la destagionalizzazione dei flussi turistici. Stiamo aspettando la pubblicazione".

IL PROGETTO - Sul piatto, per l'inverno 2017, ci sono 4,8 milioni di euro.

La Regione li vorrebbe destinare ai progetti messi a punto da Comuni o unioni di Comuni per allungare la stagione turistica.

Un obiettivo che può essere raggiunto solo con le compagnie aeree, che avranno il compito di portare visitatori nei mesi di bassa stagione.

L'esito del bando però rischia di arrivare troppo tardi: i programmi invernali delle compagnie aeree sono già definiti, così come quelli di tutto il settore alberghiero. "Si tratta di un progetto sperimentale", spiega l'assessore al Turismo Barbara Argiolas, "sapevamo che saremmo riusciti a influire solo sulla parte finale del 2017, mentre contiamo di essere più incisivi su 2018 e 2019", per i quali non a caso sono stanziati 12 milioni di euro all'anno, che serviranno per sostenere i canali di "comunicazione e marketing", spiega l'assessore. I dettagli si sapranno nei prossimi giorni, quando sulla Gazzetta ufficiale europea verrà pubblicato il bando della Regione. Nel frattempo Ryanair potrebbe aver già chiuso la base algherese.

GLI ALBERGATORI - "In questi giorni, purtroppo, la compagnia inglese sta mostrando tutti i suoi limiti», dice Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi.

Insomma: non c'è da stupirsi per l'ennesimo addio ad Alghero nei mesi della stagione aerea invernale.

I provvedimenti per aiutare la destagionalizzazione messi in campo dalla Regione arriveranno fuori tempo massimo, almeno secondo gli albergatori: "Sarebbe stato troppo tardi anche se lo avessero pubblicato un mese fa. Adesso le imprese ricettive stanno già ragionando sull'inverno 2018. Abbiamo la necessità di programmare per tempo. E ormai siamo abituati alle asimmetrie tra i meccanismi del privato e del pubblico: il calendario della burocrazia purtroppo non rispetta mai le esigenze degli imprenditori. Sappiamo di non poter fare troppo affidamento sui flussi turistici generati dal settore pubblico. Al momento", conclude Manca, "possiamo dire che non c'è stato nessun aiuto. Eppure nella nuova legge sul turismo c'è scritto che i piano operativi vanno fatti con un anno d'anticipo".

GLI ALTRI AEROPORTI - Per ora i risultati invernali dell'industria delle vacanze hanno lasciato a desiderare: l'81 per cento delle presenze è concentrato tra maggio e settembre, in un mese come dicembre solo l'1,7 per cento delle camere d'albergo viene riempito. Fino a Pasqua, ogni anno, quattro hotel sardi su cinque sono chiusi.

A Cagliari però si spera di allungare la stagione turistica: qui Ryanair invece che abbandonare lo scalo ha deciso di confermare quasi tutte le rotte estive.

La compagnia irlandese garantirà 18 collegamenti (7 internazionali) nell'aeroporto di Elmas. E anche a Olbia sperano nell'onda lunga dell'estate, che ha portato numeri positivi per porti e aeroporti.

Michele Ruffi

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