Nuova puntata del caso mailgate.

Oltre a Jared Kushner, genero e consigliere di Donald Trump, anche altri esponenti di spicco della Casa Bianca avrebbero utilizzato account personali per inviare mail governative.

Lo rivela il New York Times citando come fonte alti funzionari.

Ieri era venuto fuori il nome di Kushner, che nei primi sette mesi dall'inizio del mandato ha inviato e ricevuto dalla sua posta elettronica un centinaio di mail riguardanti il suo lavoro.

Come lui però lo hanno fatto anche la moglie e first daughter Ivanka Trump (quando faceva da consulente non pagato nei primi mesi dell'amministrazione), Stephen Bannon, ex stratega di Trump, Reince Priebus, ex capo di gabinetto della Casa Bianca, Gary D. Cohn e Stephen Miller, due collaboratori del presidente.

IL CASO DELLA CLINTON - Non è ancora provato che i contenuti delle mail fossero particolarmente delicati, e non semplici questioni organizzative, ma il caso richiama il precedente di Hillary Clinton.

Ex candidata alle elezioni, uno dei motivi per cui ha perso è l'essere sotto accusa per aver utilizzato un suo server per inviare messaggi nel periodo in cui era segretario di Stato, sotto la presidenza Obama.

(Redazione Online/D)

IL CASO KUSHNER:

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