Battuta d'arresto per il presidente francese Emmanuel Macron.

Il suo partito, la Republique En Marche, ha ottenuto meno seggi di quanto ci si aspettava nel rinnovo della metà del Senato francese.

Sui 171 seggi in palio (totale 348), il fronte di Macron ne ha vinti solo 23 (su una previsione di 40-50): per sostenere il governo, il movimento dovrà dunque contare su alleanze con deputati di altri partiti.

LA MAGGIORANZA - Ciò che serviva a Macron, in questa fase iniziale della sua presidenza, era raggiungere un numero sufficiente di seggi tale da dargli la maggioranza dei tre quinti in entrambe le Camere del Parlamento, fondamentale per le riforme costituzionali che ha in programma.

A uscire rafforzato invece, è stato il fronte conservatore dei Republicains.

I SONDAGGI - La sconfitta, benché indiretta (a votare non erano i cittadini francesi ma i "grandi elettori", ossia consiglieri comunali, dipartimentali e regionali), arriva in un momento già delicato per Macron: i sondaggi - a soli quattro mesi dalle elezioni presidenziali di maggio che lo hanno incoronato inquilino dell'Eliseo dopo François Hollande - lo danno in calo dopo la riforma del lavoro e degli annunciati tagli al bilancio.

(Redazione Online/D)

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