"Oggi il candidato premier è capo della forza politica, ovvero è riferito alla legge elettorale Italicum, e non capo della vita politica generale a tutti i livelli del Movimento 5 Stelle. Questa è una grande distinzione".

Lo ha detto alle telecamere Roberto Fico, deputato pentastellato, all'indomani dell'incoronazione a prossimo candidato premier di Luigi Di Maio durante la kermesse "Italia 5Stelle" a Rimini.

Il vicepresidente della Camera - che ha ottenuto 30.937 preferenze online dagli attivisti, su un totale di circa 37mila voti - ha ricevuto l'investitura direttamente da Beppe Grillo.

Ai giornalisti che gli chiedevano come ci si senta a non essere più il capo politico del Movimento il comico genovese oggi ha risposto: "È bellissimo, c'è continuità".

Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, esponente dell'area più "ortodossa" del M5S, poi smentito i retroscena che parlano di un ministero per lui, in un ipotetico futuro governo grillino, per appianare i malumori: "Non mi interessano i ministeri, mi interessa solo il Movimento".

IL DISCORSO DI LUIGI DI MAIO - "Il 3% deficit/Pil non è un dogma, così potremo ridurre il debito pubblico", ha dichiarato Di Maio, "se non facciamo nuovi investimenti, anche un po' in deficit, il debito non lo ridurremo mai".

Nel suo primo discorso da candidato premier aveva definito il Movimento 5 Stelle "né di destra, né di sinistra: noi portiamo avanti le buone idee".

Il politico campano oggi ha parlato anche delle prossime elezioni in Sicilia, dopo che nei giorni scorsi il tribunale di Palermo ha sospeso l'esito delle "Regionarie", che avevano visto trionfare Giancarlo Cancelleri: "Possiamo liberare la Sicilia dai vecchi partiti, diamo il massimo sostegno a Cancelleri. Non dobbiamo utilizzare le elezioni in Sicilia per grandi dinamiche nazionali, sono importanti per i siciliani. In Sicilia abbiamo tutti partiti contro ma tutta la gente onesta è con noi".

(Redazione Online/F)

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