Si sono tenuti oggi alle 15:30, nella chiesa di "San Francesco" di Ischitella, sono stati celebrati i funerali di Nicolina Pacini, la quindicenne di Ischitella (Foggia) uccisa dall'ex compagno della madre - Antonio Di Paola - che le ha sparato al volto mentre andava a scuola e poi si è suicidato in aperta campagna, lo scorso 20 settembre.

Per l'occasione il sindaco del paese, Carlo Guerra, ha proclamato lutto cittadino.

"Per la seconda volta, in una settimana, la nostra Puglia è stretta in un abbraccio di dolore: prima i funerali di Noemi, a Specchia, nel profondo Sud; oggi quelli per Nicolina", ha affermato durante l'omelia don Dino Iacovone, parroco della chiesa di San Francesco d'Assisi.

"Una terra che ci invidia il mondo, in cui alla luce splendida delle sue albe, si alterna l'oscurità della violenza; alla bellezza dei suoi paesaggi, l'orrore per questi crimini; alla santità che ha benedetto questa nostra diocesi, con san Michele Arcangelo e con San Pio da Pietrelcina, di cui oggi ricordiamo la festa liturgica, il terribile peccato del femminicidio", ha poi aggiunto.

GRASSO: "SCUSA A NOME DI TUTTI GLI UOMINI" - "Ti chiedo scusa a nome di tutti gli uomini".

Queste le parole che il presidente del Senato Piero Grasso ha rivolto a Nicolina.

"È colpa nostra, è colpa degli uomini, non abbiamo ancora imparato che siamo noi uomini a dover evitare questo problema - ha detto Grasso - a dovervi sempre rispettare, a dover sradicare quel diffuso sentire che vi costringe a stare attente a come vestite, a non poter tornare a casa da sole la sera. Solo noi uomini possiamo porvi rimedio".

"A quindici anni si ha il diritto di andare a scuola con la testa piena di sogni. Avevi tutta una vita davanti, ma un uomo ha scelto di spezzarla con una violenza inaudita. Purtroppo non sei la sola ad aver avuto questo terribile destino: tante, troppe donne sono morte o sono rimaste profondamente segnate da violenze, discriminazioni, molestie, stupri".

"Tutto ciò che limita una donna nella sua identità e libertà - ha concluso - è una violenza di genere. Non esistono giustificazioni, non esistono attenuanti, soprattutto non esistono eccezioni".

(Redazione Online/D)

LE DENUNCE INASCOLTATE:

IL DELITTO:

© Riproduzione riservata