A neanche una settimana dall'aggressione ai danni dei tifosi del Pontedera, avvenuta nel porto di Olbia, la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza del gip di Tempio a carico di quattro persone, identificate e denunciate qualche ora dopo i fatti.

Sono stati arrestati l'olbiese Emanuele Molinas, 33 anni, e Antonio Piras, 38 anni di Arzachena, mentre per altre due persone coinvolte nel blitz dell'Isola Bianca è scattata la misura dell'obbligo di firma.

Le accuse mosse dal pm Cristina Carunchio sono pesanti. La posizione più grave è quella di Molinas. La Procura contesta la partecipazione al raid di sabato, dopo l'incontro tra Arzachena e Pontedera (disputato al "Nespoli" di Olbia, per indisponibilità dello stadio "Biagio Pirina") ipotizzando i reati di rissa e lesioni.

Tra le persone ferite durante gli scontri, un agente di Polizia, colpito alla nuca e un tifoso toscano, raggiunto da un oggetto all'occhio.

A Molinas viene contestato anche un episodio avvenuto nelle vicinanze del "Nespoli", il 10 settembre, in occasione della gara Olbia - Piacenza: si parla del lancio di una bomba carta che ha danneggiato un garage. L'ordinanza si aggiunge ai Daspo, firmati dal questore di Sassari nei giorni scorsi.

Le indagini sui fatti di sabato scorso sono state affidate al personale del Commissariato di Olbia, coordinato dal vice questore Fernando Spinicci.

I quattro destinatari dell'ordinanza del gip Alessandro Di Giacomo, difesi dagli avvocati Rosa Cocco e Michele Ponsano, saranno interrogati lunedì mattina.

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