Aveva festeggiato con i compagni dell'asilo l'ultimo giorno trascorso in una scuola dell'Infanzia, a Olbia. L'estate, per un bambino di cinque anni, un "anticipatario", era iniziata con il saluto ai coetanei, in vista della nuova avventura in prima elementare. Il piccolo, sin dall'inizio delle lezioni, la settimana scorsa, ogni mattina si mette il grembiulino, prepara lo zaino, ma una volta arrivato davanti al suo istituto, una scuola olbiese, non viene fatto entrare. Accade dal primo giorno di lezione. La madre e il bambino, infatti, hanno avuto una brutta sorpresa.

Tra i documenti necessari per l'iscrizione anticipata alla primaria (il piccolo alunno, come altri bambini, sta anticipando di un anno la frequenza) manca il via libera del padre.

Il bambino ha preso malissimo la cosa, perché era convinto di entrare in aula la settimana scorsa, addirittura insieme al padre e alla madre. Invece, è arrivata la pessima novità. E lui non molla, vuole iniziare la scuola e non sente ragioni. Come non cambia idea il padre, che sino a oggi non ha firmato il nullaosta per l'anticipazione.

PAGA IL MINORE - La madre del bambino ha deciso di rivolgersi al Tribunale di Tempio e iniziare un'azione legale per uscire dall'impasse che (unico dato veramente certo di questa vicenda) sta turbando il minore. I genitori del piccolo non vivono più insieme, hanno avuto una relazione conclusa da tempo.

Stando alla versione della madre del bambino, il padre, nei primi mesi del 2017, era dell'idea di iscrivere il figlio alle elementari come anticipatario e nei mesi successivi avrebbe anche concordato il tutto con la ex compagna. Per poi modificare il suo atteggiamento di recente. Sino alla decisione di non firmare i documenti necessari per l'iscrizione del figlio. Il bambino, di sicuro, non ha accettato questo cambio di rotta e nonostante la tenera età, ha già fatto sapere, con una certa decisione, di non avere nessuna intenzione di ritornare all'asilo.

DECIDE IL GIUDICE - La madre del bambino, contattata ieri pomeriggio, non ha voluto addentrarsi nella delicata vicenda: "Non intendo esporre mio figlio anche mediaticamente. Il bambino sta già soffrendo abbastanza. Posso solo dire che lo tutelerò in tutte le sedi e siamo pronti a rivolgerci alla magistratura per uscire da questa situazione che ha una sola vittima, mio figlio".

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