Le sanzioni sono arrivate. Anzi, erano già in vigore ma nessuno ci ha fatto caso.

Gli esercizi aperti al pubblico che rifiuteranno ai clienti pagamenti digitali per mancanza di un terminale Pos saranno punibili con 30 euro di multa per ciascuna transazione non accettata. Obbligo esteso anche ai versamenti elettronici e racchiuso nell'articolo 693 del Codice penale che cita testualmente: "Chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a trenta euro".

La moneta virtuale, in mancanza di una legislazione ad hoc, è così assimilata a quella tradizionale scatenando le perplessità di commercianti, artigiani e non solo. Sì, perché alla ricezione di pagamenti con bancomat e carte di credito saranno tenuti anche liberi professionisti come medici, ingegneri, avvocati e commercialisti.

ESCLUSI - "Fortunatamente per la nostra categoria si preannuncia un disagio marginale - dice Gaetano Nastasi, presidente dell'Ordine degli ingegneri cagliaritani - con le pubbliche amministrazioni vige da tempo la fatturazione elettronica, mentre la maggior parte dei committenti privati stipula con noi un contratto nel quale si specifica il pagamento dell'onorario tramite bonifico bancario totalmente tracciabile. I casi i cui servirà il terminale Pos saranno rari, ma saremo comunque pronti".

PROROGHE - Qualche mese in più di tempo sarà dato invece a tabaccai e benzinai. Per loro si annuncia una proroga temporanea, considerandone il ruolo di esattori di imposte (marche da bollo) e accise sui carburanti per conto dello Stato.

E le brutte notizie potrebbero non finire qui visto che lo stesso ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio ha valutato insufficienti i 30 euro di sanzione massima. Puntando comunque il dito verso le eccessive commissioni bancarie sui servizi Pos. "Le transazioni elettroniche costano troppo - ha ammesso Del Rio - e il sistema bancario, a cui abbiamo dato una grossa mano in passato, credo potrà aiutarci a ridurle".

MISURA PUNITIVA - Nel frattempo, niente scuse: la possibilità di pagare con bancomat o carte di credito dovrà essere data per scontata anche nel caso di piccolissimi importi. "L'intenzione di incentivare ancor di più l'uso della moneta elettronica va nella giusta direzione - commenta la Confcommercio - anche se bisogna ricordare che in Italia ci sono più Pos che in Francia e in Germania".

© Riproduzione riservata