Sono scaduti alle 12 i termini per la presentazione dei nomi degli aspiranti premier per le primarie online del Movimento 5 Stelle.

E, a meno di sorprese dell'ultim'ora, Luigi Di Maio al momento resta l'unico candidato. Si profilano per lui primarie in solitaria.

I big si sono sfilati, uno ad uno. Di Maio ha annunciato la sua candidatura su Facebook il giorno dopo la pubblicazione del regolamento delle primarie sul blog.

A stretto giro di posta Roberta Lombardi, sua rivale e grande accusatrice di Virginia Raggi, ha annunciato la propria candidatura a presidente della Regione Lazio, sfilandosi così dalla corsa nazionale.

Anche l'altro volto mediatico per eccellenza del Movimento, Alessandro Di Battista, ha preferito declinare: "Ho deciso di non candidarmi a premier del Movimento 5 Stelle. Le ragioni le spiegherò durante il mio intervento sabato prossimo a Rimini. Tra poco si inizierà a votare e invito alla massima partecipazione. A colui che sarà candidato faccio un grande in bocca al lupo ricordandogli che avrà un compito meraviglioso: quello di portare avanti il programma votato da migliaia di iscritti. Ringrazio tutte le persone che in queste ore mi hanno scritto chiedendomi di candidarmi".

Beppe Grillo ha tentato fino all'ultimo momento di inserire nella corsa Roberto Fico. Ieri il comico genovese ha fatto un blitz a Roma per convincere uno dei tre "uomini forti" del Movimento a sfidare Di Maio. Ma pare che Fico non condivida il fatto che il candidato premier diventi anche "capo politico" del Movimento: ha detto che avrebbe sciolto le sue riserve in mattinata ma, scaduti i termini per la presentazione delle candidature, non è ancora uscito allo scoperto.

Mal di pancia per le regole imposte da Beppe Grillo? Nessuno che ha il coraggio di sfidare quello che è ormai da anni il candidato premier a 5 Stelle in pectore, scelto da Grillo e Casaleggio?

Quale che sia il motivo, pare che Di Maio farà le primarie da solo. A meno di sorprese dell'ultimo momento.

Neanche un big a sfidarlo, neanche un carneade disposto a sacrificarsi sull'altare del Movimento per dare credibilità a una consultazione che, stando così le cose, non ha motivo di esistere.

(Redazione Online/L)

DI MAIO A CAGLIARI - VIDEO:

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