Tensione alle stelle a Montesardo, la frazione di Alessano in provincia di Lecce, dove vive la famiglia di Lucio M., il 17enne reo confesso per l'omicidio di Noemi Durini, 16enne di Specchia.

Nella notte, sono state lanciate tre bombe molotov contro l'abitazione dei genitori, che in quel momento si trovavano in casa e hanno dato l'allarme ai carabinieri.

Intanto il ragazzo, finito nell'istituto penale per minori di Monteroni con l'accusa di aver ucciso Noemi, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio davanti al gip. In queste ore è stato convalidato il fermo a cui i difensori del giovane si erano opposti sostenendo che non ci fossero i presupposti del pericolo di fuga" e annunciando la richiesta di una perizia psichiatrica per stabilire se il loro assistito sia in grado di intendere e volere.

IL PARROCO DI SPECCHIA: "NESSUNA VENDETTA" - "Stiamo vivendo giorni terribili: la tragedia che ha colpito la nostra comunità ci chiama a una prova dura e difficile".

Con queste parole il parroco di Specchia don Antonio De Giorgi ha parlato dell'omicidio di Noemi durante la messa di oggi.

"Invito tutti i cittadini a mantenere la calma e il controllo delle parole e delle azioni, e a non commettere gesti di cui potrebbero pentirsi", ha aggiunto.

"Non è con la vendetta che si ottiene giustizia per la povera Noemi. La rabbia è tanta, ed è comprensibile", ha concluso.

(Redazione Online/m.c.)

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