Pugno duro della security britannica contro il senatore a 5 Stelle sardo Roberto Cotti, fermato ed espulso dalla Defence and Security Equipment International (DSEI) di Londra, una delle fiere del settore militare più importanti al mondo.

Il 56enne cagliaritano è andato sul posto per protestare contro le stragi di civili in Yemen e la vendita di armi all'Arabia Saudita.

Mentre all'esterno del recinto fieristico un centinaio di pacifisti venivano arrestati con l'accusa di aver occupato il suolo pubblico e turbato la circolazione stradale, il senatore pentastellato riusciva a eludere i rigorosi controlli e ad entrare nei padiglioni.

Un vero e proprio blitz quello di Roberto Cotti, che aveva come obiettivo lo stand della Rheinmetall, l'azienda tedesca a cui fa capo la Rwm Italia srl di Domusnovas.

Il senatore sardo, sciarpa pacifista al collo, ha raggiunto lo stand e ha esposto per qualche minuto striscioni di protesta, uno dei quali raffigurava le bombe prodotte nell'Isola e imbarcate all'aeroporto di Elmas.

Poi sono arrivati una decina di agenti in assetto antisommossa, che lo hanno identificato e fermato, prima di sequestrare i manifesti e fargli cancellare le foto dallo smartphone.

Per chiudere, l'espulsione dalla fiera e l'inserimento in una blacklist che non gli permetterà di accedere a qualsiasi fiera che tratti armamenti.

"La Rheinmetall, l'Arabia Saudita e il governo Gentiloni non riusciranno a bloccare la protesta, nè a Londra nè altrove", è la dichiarazione di Roberto Cotti.

La protesta, promette il senatore, non si ferma qui.

Solo un rimpianto: "Mi dispiace di non essere riuscito a raggiungere anche lo stand 'Leonardo', dove avevo pianificato un'efficace protesta contro il nostro governo, complice dei crimini in Yemen a causa delle continue autorizzazioni che concede per l'export di armi in Arabia Saudita".

(Redazione Online/L)
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