Il 26 settembre dovrà comparire in tribunale accompagnato dai carabinieri.

Il maggiore dell'Arma Renè Biancheri era, infatti, atteso oggi come testimone assistito ma il suo avvocato Anna Maria Busia ha chiesto un rinvio di udienza per impedimento e l'ufficiale non si è presentato in aula.

Il collegio dei giudici (presidente Carla Altieri, a latere Carta e Lubrano) ha quindi disposto l'accompagnamento coatto dell'ufficiale, più volte citato dalla difesa nel processo a carico del maresciallo dell'Arma Mario Arnò e dell'appuntato Massimiliano Mazzotta: tutelati dagli avvocati Carlo Villa e Veronica Dongiovanni, gli imputati devono difendersi dalle accuse di calunnia, falso ed estorsione nei confronti di Massimiliano Stella (parte civile con l'avvocato Rita Chiara Furneri), perché lo avrebbero accusato, sapendolo innocente, di detenzione di droga.

Arnò è chiamato a rispondere anche di detenzione di sostanze stupefacenti. Stamattina era prevista la discussione preceduta, appunto, dall'esame di Biancheri (che tempo fa uscì dall'inchiesta dopo aver patteggiato).

Il suo legale ha chiesto, però, un rinvio di udienza: l'ennesimo, come ha fatto notare il presidente del tribunale Altieri.

Istanza alla quale si sono opposti con determinazione prima il pm Rossella Spano, poi gli avvocati di parte civile Furneri e Rossella Oppo.

Il collegio ha quindi accolto l'istanza di accusa e parti civili, disponendo l'accompagnamento coatto dell'ufficiale per il 26 settembre, mentre il giorno dopo si andrà avanti con la discussione.
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