Otto anni di reclusione per l'imprenditore quartese Eppe Giua, 6 anni di carcere per Cristian Fanni, Luca Manca e Orlando Masala.

Assolti Nicola Casula e Antonio Carboni per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste.

Nel pomeriggio è arrivata la sentenza dei giudici della seconda sezione penale del tribunale di Cagliari per il tentativo di affondamento dello yacht Teide, recuperato nel dicembre 2010 al largo di Villasimius.

Le accuse andavano, a vario titolo, dal naufragio doloso alla tentata truffa, ma anche danneggiamento e simulazione di reato.

Nel dicembre 2010 la prua del Teide venne segnalata al largo di Villasimius: lo yacht - secondo l'accusa - era stato fatto naufragare senza successo e per cercare di affondare lo scafo sarebbe stato anche preso a fucilate, in un tentativo di realizzare un'imponente truffa alle assicurazioni.

Concluse le arringhe dei difensori il collegio presieduto da Massimo Costantino Poddighe si è ritirato e nel pomeriggio ha letto la sentenza che accogliere quasi per intero le richieste di condanna del pubblico ministero Enrico Lussu.

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