"Benvenuti a Busachi, paese dell'amore". Il borgo di trachite rosa (1300 anime) che guarda la valle del Tirso e le colline del Montiferru, ha fatto un investimento pubblicitario importante, e i manifesti che invitano al prossimo weekend tappezzano i muri di Cagliari e di mezza Sardegna. "Lo slogan è di Gavino Sanna, e proprio dal nostro amore per il vestito tradizionale, per il cibo, la musica, il ballo, il matrimonio, nasce la tre giorni di colori, saperi e sapori della tradizione", spiega Lino Cordella, assessore ai Beni culturali e presidente della pro loco Cuvventu. Dunque: la sagra de Su Succu (pasta cotta in brodo di pecora, vitello e pollo, primo premio al Salone del gusto di Torino), la rassegna del folklore, i cori polifonici e, pezzo forte, l'Antico Matrimonio Busachese, che non si celebra da trentasei anni. "Abbiamo il 50% delle case chiuse, e il sindaco Gianni Orrù sta scommettendo anche su questi attrattori per il rilancio", aggiunge Cordella, "insieme con il resto dell'Unione del Barigadu".

LA NUOVA STAGIONE - Grande caldo e folla immensa addio. L'Isola si riappropria di se stessa, parte la stagione degli appuntamenti post-agostani, forestieri ce ne sono ancora tanti, ma il grosso del movimento è turismo interno, sardi alla scoperta dei territori, e tra feste sacre e profane, tra cibo, vino, letteratura, musica e sport, c'è tanto da girare e divertirsi.

L'ORGANIZZAZIONE - "Le pro loco organizzano un sacco di iniziative in autunno, la Sardegna è bellissima in questo periodo. In primavera si punta sui temi della natura e delle erbe, da settembre ci dedichiamo all'enogastronomia", sottolinea Raffaele Sestu, presidente regionale delle pro loco, 350 realtà, 30mila iscritti, un migliaio di happening l'anno (si stima che ciascuno generi un indotto di almeno tre volte la spesa necessaria per allestirlo) ma con una pecca non da poco: non essere mai riusciti a diffondere un unico calendario, a fare sistema.

IL VIA IERI A BITTI - Una vera e propria macchina da guerra è diventata "Autunno in Barbagia", partita ieri da Bitti (oggi da mattina a sera ancora visite a cortes e chiese, musica, laboratori) e in corsa fin sotto Natale. "In questa edizione il circuito si è allargato, con l'ingresso di Ottana, Orotelli, Oniferi e Ortueri, i paesi coinvolti sono diventati trentadue. Ci aspettiamo complessivamente 500mila presenze e un ritorno di 10 milioni di euro", dice Agostino Cicalò, numero uno della Camera di commercio di Nuoro, che nella promozione ha investito 400mila euro. "Uno di questi fine settimana, per un operatore vale 45 giorni di attività ordinaria, il sistema dell'accoglienza, della piccola ristorazione e del commercio di prodotti tipici fa affari interessanti (ma avvertiamo: anche le attività hobbistiche si devono mettere in regola), molti centri hanno imparato a organizzarsi, bagni pubblici, servizi navetta dai parcheggi alle piazze. E poi c'è l'opera inestimabile e appassionata dei volontari".

I PIÙ VISITATI - La parte del leone la fanno Oliena e Mamoiada, 35mila visitatori ciascuno, ma il successo è diffuso, Austis, per dire, che ha 800 abitanti, registra 13mila ospiti. La spesa media pro capite è di 20 euro, per chi si ferma a dormire sale a 45, il 20 per cento sono italiani e stranieri, "Autunno in Barbagia è una certezza, e può essere una componente dell'offerta turistica".

L'OSPITE È SACRO - Vittorino Murgia, presidente delle pro loco dell'Ogliastra, sottolinea che l'11 settembre a Perdasdefogu ci sarà "Sa dì e sa Strangìa", festa dell'ospitalità (dello straniero), che risale al Settecento. Chi arriva da fuori viene ricevuto con tutti gli onori e considerato un amico: facile immaginare perché qui si raduni ogni anno una bella folla. Poi, naturalmente, l'attesa successiva è per il 30 settembre a Lanusei, per onorare le loro maestà i Culurgionis.

MARE, SPORT E CIBO - Andrea Cossu, presidente della pro loco di Oristano, annuncia il "Settembre oristanese", un mese di appuntamenti tra Oristano e Torregrande "che richiama migliaia di persone". Oltre alla Festa di Santa Croce (il 13, 14 e 15) si scommette sul Water Open Challenge (il 15 e 16) con la partecipazione della Nazionale di Sup (variante del surf) e sul primo Festival del Food Truck: quaranta camioncini che cucineranno il loro "cibo da strada".

Cristina Cossu

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