Grave atto intimidatorio contro un imprenditore di Nuraminis, a cui sono stati bruciati un grosso escavatore e un vaglio per la sabbia.

L'episodio ai danni di Stefano Podda, 61enne di Nuraminis, imprenditore da 40 anni nel campo del movimento terra e dei trasporti, risale presumibilmente alla notte fra giovedì e venerdì scorsi, ma il titolare ne è venuto a conoscenza causalmente solo qualche giorno dopo.

"Quest’azione è come un masso caduto dall’alto, non riesco a capire perché e chi possa avermi fatto un atto del genere", il suo commento.

I dubbi sull’origine dolosa delle fiamme sono quasi nulli.

I mezzi erano piazzati nella cava di Podda, in zona Su Nuraxi, al confine con Samatzai.

Gli autori del grave gesto avrebbero versato liquido infiammabile e poi appiccato il fuoco.

E l’intento, palese, di distruggere il mezzo utilizzato per cavare il materiale e l’attrezzatura necessaria a vagliarlo per farne pietrame e sabbia di diverse gradazioni, è andato a buon fine.

I due mezzi sono andati distrutti dall’azione degli incendiari con danni che, stima l’imprenditore, "ammontano a 150mila euro, non coperti da assicurazione perché mai avrei pensato ad un atto del genere".

"In 40 anni di lavoro autonomo, a parte qualche furto di gasolio, non mi è successo mai nulla", continua Podda, angosciato per quella che definisce "un’offesa".

L'imprenditore, una vita spesa a lavorare, non pronuncia però le parole intimidazione e vendetta.

"Sono parole grosse. Quello che è accaduto non so da dove mi arriva".
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