Movimenti, partiti politici, associazioni e comitati si sono ritrovati stamani in una strada complanare alla Carlo Felice, fra Sanluri e Sardara, in un luogo che hanno ribattezzato il "sarcofago della morte".

La richiesta unanime per la Regione: "Intervenga subito per sanare questo scempio ambientale".

Pierfranco Devias di "Libe.r.u.", ha ribadito: "Qui sono state trasferite 700mila tonnellate di materiale di risulta dell'ex miniera d'oro di Furtei. Metalli pericolosi, come arsenico, mercurio e cadmio, rovesciati nel sottomanto bituminoso della statale 131. Veleni che da dieci anni sversano durante le piogge nelle pareti e nei cavalcavia della Carlo Felice, mettendo a serio rischio anche le vicine colture. La Regione deve intervenire e chiarire la situazione attuale". A sostenere la protesta anche diversi sindaci, fra cui i primi cittadini di Villanovaforru e Sardara Roberto Montisci e Maurizio Onnis.
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