Siamo di fronte a un fenomeno "che rende ancora più complessa la gestione dei flussi non programmati nella nostra Regione, perché impatta pesantemente sul funzionamento di tutte le strutture deputate all'accoglienza ed è, inoltre, in grado di provocare un notevole allarme sociale tra la popolazione".

Con queste parole il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru descrive i ripetuti sbarchi di migranti algerini sulle coste dell'Isola, in una lettera inviata al ministro dell'Interno Marco Minniti.

Una missiva dove il presidente della giunta regionale sollecita il Viminale a prendere le dovute contromisure, in quanto gli arrivi stanno diventando "un movimento di proporzioni sempre maggiori."

Pigliaru, poi, snocciola i dati: sono circa 800 gli algerini giunti in Sardegna da gennaio 2017, "trend che si appresta a superare i 1106 dello scorso anno".

"Ciò conferma - dice Pigliaru - che l'eventuale CPR in Sardegna sarebbe da destinarsi ad ospitare esclusivamente i migranti che sbarcano direttamente sulle nostre coste regionali, anche al fine di scoraggiarne l'arrivo ormai quotidiano".

Infine il governatore, pur riconoscendo la bontà delle azioni intraprese dal Governo in tema di immigrazione, torna a sollecitare l'impegno del ministero per un "forte e costante raccordo con le autorità algerine, finalizzato all'interruzione del 'traffico' di coloro che sbarcano direttamente sulle nostre coste e quindi di un canale potenzialmente molto pericoloso per il presente ed il futuro".

"Solo - conclude il presidente - con un'attività di questo tipo, che coinvolga le stesse autorità algerine e che consenta possibilmente di pervenire alla stipula di un accordo Italia-Algeria per la gestione concertata del fenomeno migratorio saremo in grado di contrastare efficacemente l'immigrazione irregolare verso la nostra Regione".

(Redazione Online/l.f.)

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