Dopo dieci anni di lavoro nelle Procure di Lanusei e di Tempio, il magistrato Domenico Fiordalisi lascia la Sardegna.

In queste ore è stato assegnato alla prima sezione della Corte di Cassazione.

Un incarico importante, che apre un nuovo percorso per Fiordalisi e chiude la sua lunga esperienza nella magistratura requirente.

L'ultima udienza in veste di pubblico ministero sarà la prossima settimana a Tempio: il magistrato cosentino farà le sue richieste nel processo sui tragici fatti del 18 novembre 2013, l'alluvione di Olbia e Arzachena.

Le contestazioni riguardano il presunto mancato allarme e la morte di dieci persone, tra le quali due bambini e due adolescenti.

Le accuse sono a carico di sei persone, tra le quali gli ex sindaci di Olbia e Arzachena, Gianni Giovannelli e Alberto Ragnedda.

Prima di lasciare l'Isola e prendere possesso del nuovo ufficio, Fiordalisi porterà a conclusione alcune importanti inchieste che sono ormai in dirittura d'arrivo, tra le quali quella sulla Costa Smeralda che vede indagato il miliardario statunitense Tom Barrack.

Domenico Fiordalisi lascia la Sardegna dopo un decennio caratterizzato da clamorose attività d'indagine; si possono citare sicuramente quella sul poligono di Quirra per il presunto inquinamento da torio radioattivo e i fascicoli su abusi edilizi e reati ambientali in genere che hanno portato alla demolizione di edifici realizzati in assenza di concessione edilizia.
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