A Setzu molti giovani hanno atteso l'arrivo dell'alba nella piazza del paese, così come vuole la tradizione. Per poi partecipare alla questua per la merenda di Sant'Ignazio, una delle tradizioni più particolari in Sardegna legata alla devozione del santo sardo con la bisaccia di Laconi.

Prima a Setzu la questua aveva come obiettivo la raccolta di viveri, donati dalle famiglie e poi consegnati ai poveri della comunità.

Il rito della questua adesso è rimasto.

I componenti del comitato di Sant'Ignazio, ragazzi e giovani del più piccolo paese del Medio Campidano, appena sorto il sole, iniziano la questua nelle famiglie accompagnati dal suono della fisarmonica e delle launeddas.

In molti cortili si balla.

Poi l'offerta dei cittadini di bibite, dolci, salumi, pane, formaggio, ma anche meloni, altra frutta e ortaggi. Un lauto raccolto gastronomico che poi è stato benedetto a metà mattina.

Prodotti locali che saranno offerti oggi alle 19 in piazza ai cittadini ma anche agli ospiti che arrivano da diversi comuni del territorio per la grande merenda, appunto, di Sant'Ignazio.

Un'occasione di socializzazione per la piccola comunità locale.
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