SANTA TERESA - "Cosa ne dici se proviamo a prendere in gestione Lu Brandali?". Dall'altro capo del telefono, Alessia le diceva di questa idea e lei, racconta, non ci ha pensato nemmeno un attimo. "Ho detto sì, ma proprio di cuore. Sai quando arriva il momento di cambiare qualcosa dentro la tua vita e aspetti solo l'occasione, magari un segno?". Stefania Simula ricorda i dettagli dell'inizio di questa avventura e, mentre si prepara ad accogliere i visitatori al banco della biglietteria, rivede il programma di visite guidate della giornata.

L'IDEA - Ha 47 anni, una famiglia e la passione per questo luogo magico che l'ha convinta a lasciare un lavoro sicuro da responsabile del ricevimento in un albergo di Santa Teresa, il suo paese sul mare dirimpetto alla Corsica. È stata questa anche la scelta di Arianna, che magari ci ha pensato su qualche giorno, ma alla fine ha richiamato Alessia e le ha detto ma sì. E così anche lei, 36 anni, originaria di Viareggio, in Gallura da tre lustri, lasciò l'impiego alla reception dell'hotel in cui lavorava da tempo.

BUONI SEGNALI - Ed eccole qui, le tre signore della cooperativa CoolTour di Santa Teresa Gallura. Alessia Chisu, 33 anni, una laurea in Lettere e filosofia a Cagliari, un'esperienza all'infopoint del Comune e il patentino di guida turistica, è la fondatrice del sodalizio che nel giro di cinque anni ha triplicato i visitatori di quest'area storica che comprende il sito nuragico di Lu Brandali e la torre spagnola di Longonsardo. Qui nel 2012 - l'anno di nascita dell'associazione - sono stati 2.030 i visitatori e poco più di 6 mila quelli della torre. "Lo scorso anno - fa i conti Alessia - abbiamo registrato 10 mila visite a Lu Brandali e 13 mila alla torre spagnola".

IL VILLAGGIO - Sono stati anni di duro lavoro, non lo nascondono. Se il monumento di epoca spagnola prima del loro arrivo veniva aperto di tanto in tanto, l'insediamento nuragico - dove a partire dagli anni Ottanta ci sono stati vari scavi curati dalla Soprintendenza - era abbandonato. Gli sterpi e le erbacce coprivano la tomba dei giganti che nel 1982 aveva restituito una cinquantina di scheletri; i defunti della comunità che abitava il villaggio accanto, gente vissuta tremila anni fa su questo promontorio di graniti.

I VISITATORI - I visitatori vengono accompagnati lungo i sentieri in terra battuta che si inerpicano attorno ai focolari e alle vestigia di quelli che dovevano essere laboratori di ceramica e discariche del cibo. "Arrivano soprattutto le famiglie - raccontano Alessia e le sue socie -: stranieri, italiani e anche da ogni parte della Sardegna. I bambini sono i più curiosi, fanno domande sulla vita nel villaggio, sulla dieta dei nuragici, su come erano divisi gli impegni dentro una famiglia". Il biglietto della visita guidata a Lu Brandali costa 2 euro per i bambini e 5 per gli adulti.

IL CALENDARIO - Lo spazio magico del sito di Lu Brandali accoglie le serate letterarie, le osservazioni astronomiche, le degustazioni di vini e specialità tipiche. Nella torre spagnola risalente al '500, invece, si tengono cerimonie di nozze, aperitivi a tema, e da giugno sino alla fine di agosto le lezioni di yoga, molto seguite.

L'OBIETTIVO - D'estate, in questa punta della Gallura che da cinquemila residenti passa a 50 mila abitanti, anche la cultura lavora dall'alba a notte. "Assumiamo quattro giovani: due sono impegnati con noi nelle visite guidate e due stanno negli uffici turistici del Comune che gestiamo dopo aver vinto la gara d'appalto".

L'INTERVISTA AD ALESSIA CHISU:

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