Si riaccendono le tensioni tra l'Italia e le autorità di Tobruk, nell'est della Libia.

Dopo le dichiarazioni al vetriolo, con tanto di minaccia di bombardamenti, del generale Khalifa Haftar in seguito all'invio della missione navale italiana a supporto della Guardia Costiera di Tripoli, ora si apre un fronte economico.

Un atto del governo di Tobruk, che è quello sostenuto dal generale Haftar, vieta alle imprese italiane presenti in Libia di ottenere nuovi contratti, di estendere quelli in essere e di costituire joint venture con aziende locali.

Le nuove disposizioni sono contenute in una direttiva siglata dal ministro dell'Economia Munir Asar.

"I provvedimenti, che resteranno in vigore fino a nuove comunicazioni, sono dovuti all'evidente ostilità dell'Italia nei confronti del popolo libico: gli amici che sono al nostro fianco in questa crisi hanno più diritto a una partnership economica", ha dichiarato il ministro.

(Redazione Online/L)
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