Prende tempo Kim Jong-un. Il dittatore nordcoreano ha infatti deciso di rinviare il lancio dei missili verso Guam, e continuare a osservare le nuove mosse degli Stati Uniti.

È quanto detto martedì dai media statali della Corea del Nord, dopo che il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in ha dichiarato che Seul cercherà di prevenire "la guerra attraverso tutti i mezzi".

Nei giorni scorsi Pyongyang aveva comunicato che i piani per colpire l'isola nel Pacifico sarebbero stati pronti entro la metà di agosto. E infatti, Kim ha preso parte ad un vertice con le forze militari durante un'ispezione al Comando delle forze strategiche, che guida il programma missilistico del Paese.

Il leader "ha esaminato il progetto per lungo tempo e ha discusso con gli ufficiali del comando", ha spiegato l'agenzia di stampa del regime Kcna. Il proclama assicura che le forze armate di Pyongyang sono pronte a lanciare i missili in qualsiasi momento.

Ma precisa: "Per allentare le tensioni e prevenire il pericoloso conflitto militare nella penisola coreana è necessario che gli Stati Uniti facciano scelte adeguate e le traducano in azioni, in quanto hanno compiuto una provocazione con l'introduzione di enormi attrezzature strategiche nucleari in prossimità della penisola".

Intanto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il premier giapponese Shinzo Abe, nel corso del quale i due leader hanno ribadito l'importanza assoluta di collaborare con Seul, ma anche con Pechino e con il resto della comunità internazionale per evitare l'attacco nordcoreano.

(Redazione Online/s.a.)

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