"Vorrei che si spengano i riflettori: nonostante il dolore, che rimane forte, c'è voglia di normalità, di ricordare Chiara dentro di noi, in modo più intimo".

Così Rita Poggi, madre di Chiara Poggi, la ragazza di 26 anni uccisa nella sua casa di Garlasco (Pavia) dal fidanzato Alberto Stasi, alla vigilia di quella che per lei è una tristissima ricorrenza.

Domani Chiara verrà ricordata dal parroco del paese durante la messa del pomeriggio. Ricorrono i 10 anni da quell'omicidio che ha sconvolto il paese e tenuto con il fiato sospeso l'Italia intera.

"Non so chi sarebbe oggi Chiara, a volte cerco di immaginarla ma poi mi fermo: fa troppo male", dice la signora Rita, che vive con il marito Giuseppe e il figlio Marco nella villetta di via Pascoli, teatro dell'efferato delitto.

"Aveva tanti sogni, ma non ha potuto realizzarli perché la vita è stata troppo avara con lei", aggiunge la donna, che non ha parole da riservare ad Alberto Stasi. Nè odio nè perdono per lui, il ricordo va alla sola vittima.

IL DELITTO - Chiara è stata uccisa il 13 agosto 2007 nella sua casa a Garlasco. Era sola quando ha aperto in pigiama al suo aguzzino che l'ha colpita più volte con un corpo contundente mai identificato, forse un martello. Dopo un lungo iter giudiziario il suo fidanzato Alberto Stasi viene condannato a 16 anni di reclusione per omicidio volontario.
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