Il questore di Foggia ha vietato i funerali pubblici per Mario Luciano Romito, 50 anni, boss della mafia garganica, e per il cognato Matteo De Palma, 44, uccisi due giorni fa a San Marco in Lamis (Foggia).

Nell'agguato mafioso hanno perso la vita anche due contadini, testimoni involontari della sparatoria, Aurelio e Luigi Luciani, rispettivamente di 43 e 48 anni.

Romito e De Palma sono stati tumulati in un cimitero a Manfredonia questa mattina alle sette.

Le esequie dei fratelli Luciani si sono svolte oggi pomeriggio a San Marco in Lamis, dove è stato proclamato il lutto cittadino.

Intanto proseguono le indagini sulla strage: secondo quanto emerso dai risultati delle autopsie, Romito sarebbe stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco alla nuca, mentre era a bordo di una Volkswagen guidata dal cognato, anche lui colpito alla nuca.

Si ipotizza che l'arma del delitto possa essere un fucile.

Gli aggressori viaggiavano invece su una Ford Kuga, che è stata trovata bruciata a pochi chilometri dal luogo della sparatoria.

(Redazione Online/F)

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