Il Consiglio superiore della magistratura ha stabilito di sospendere il procedimento contro Michele Emiliano.

Il governatore della Regione Puglia, magistrato in aspettativa, era accusato di aver ricoperto nel Pd "cariche dirigenziali che presuppongono per statuto l'iscrizione al partito politico di riferimento e che per converso non sono coessenziali all'espletamento dei mandati e dell'incarico" in enti territoriali.

Emiliano non solo è stato segretario e presidente del Partito democratico della Puglia, ma ad aprile si era anche candidato alla segretaria nazionale del Pd.

"Sono molto soddisfatto - ha commentato il governatore, ora che la sezione disciplinare del Csm ha deciso di bloccare il processo e inviare gli atti alla Consulta - avevo più volte detto che c'era un forte dubbio interpretativo e avevo sempre ritenuto che ci fosse la necessità di un chiarimento, indipendentemente da come deciderà la Corte Costituzionale".

Ora spetta agli ermellini stabilire la legittimità costituzionale della norma che prevede come illecito disciplinare per un magistrato, anche se fuori ruolo, l'iscrizione a un partito politico.

(Redazione Online/D)

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