Anche stamattina i vigili del fuoco di Cagliari sono intervenuti a Santu Miali, sulla nuova 554, per ultimare la bonifica del terreno dopo l'incendio che ha distrutto sei ettari di terreno.

Intanto sul litorale di Castiadas imprenditori, ma anche turisti, non sono d'accordo sul modo in cui la notizia è stata trattata dai media nazionali.

"Leggendo online sembra che a Castiadas sia scoppiato davvero il finimondo. Turisti scappati in barca? Ma lasciamo stare - ha raccontato Massimo Busacca, in vacanza al Villas -. È vero, il fuoco è stato tanto, ha fatto danni, ma dire che siamo stati salvati con le barche significa scrivere solo bugie".

"Personalmente con mia moglie e con gli altri turisti - ha proseguito - siamo rimasti in spiaggia ad assistere al brutto spettacolo del fuoco e alle operazione dei Canadair e degli elicotteri. Ma non è stata necessaria alcuna operazione di soccorso, né di evacuazione".

Pierpaolo Piu parla di danni di immagine. "Sicuramente - dice il direttore del Villas - il fuoco ci ha distrutto un chiosco, ma i turisti non hanno corso alcun pericolo: la realtà è questa".

Anche il direttore del complesso turistico Santa Giusta, Gianni Iozza, assicura ugualmente che nel suo villaggio "le fiamme non sono entrate. Al danno si aggiunge danno: qui nessuno ha rischiato nulla".

Oggi tutti di nuovo al mare: il maestrale ha continuato a soffiare. Restano i danni, resta la cenere che ricorda il brutale pomeriggio di ieri, e resta l'indignazione di tutti contro chi ha appiccato le fiamme.

"Un'azione da criminali in una giornata di vento".

LE FIAMME A CASTIADAS:

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