Un sottufficiale dell'Arma dei carabinieri è finito agli arresti domiciliari per gravi abusi di potere.

Secondo gli inquirenti, l'uomo, che faceva parte del nucleo dell'ispettorato del lavoro livornese, dispensava impieghi in cambio di favori sessuali.

Le sue vittime erano tutte donne: il militare le abusava, poi costringeva i commercianti ad assumerle, minacciando - in caso si fossero rifiutati - controlli più serrati nei loro esercizi.

"Le indagini - spiega la Procura di Livorno - hanno fatto emergere fatti per i quali viene ipotizzata la sistematica strumentalizzazione dei poteri connessi alla funzione di controllo per ottenere, in particolare, prestazioni personali".

L'accusa è quella di concussione continuata, consumata e tentata: in più "falsificazioni di atti e richieste di sconti eccessivi agli esercenti".

"Il lungo lavoro investigativo - si legge ancora negli atti - ha fatto emergere almeno sei episodi che vedono come protagonista l'arrestato".

Ma potrebbero essercene altri, per cui le indagini proseguono.

(Redazione Online/D)
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