"Quanto è costata la trasferta in Senegal dell'assessore Ferdinando Secchi con la dirigente? Magari ci sono dietro motivi nobilissimi, ma non capisco che competenza abbia il Comune di Cagliari in questo campo".

Piergiorgio Massidda solleva dubbi sull'utilità di un viaggio nella città senegalese di Louga, fatto nelle settimane scorse dall'assessore alle Politiche sociali Ferdinando Secchi assieme alla dirigente Antonella Delle Donne.

"Nel caso, sarebbe potuta bastare la presenza della dirigente. L'assessore deve solo dare un indirizzo politico e sorge il dubbio che si sia trattato di una bella passeggiata", commenta Massidda, "ma magari siamo noi maliziosi".

L'ASSESSORE - Nessuno spreco di soldi o comportamento fuori luogo, invece, secondo l'esponente della Giunta Zedda in quota al Psd'Az.

"Si tratta di un partenariato che ha come capofila la Regione Piemonte e coinvolge la Regione Sardegna con i Comuni di Cagliari, Oristano, Torino e altri enti locali piemontesi", replica Ferdinando Secchi: "Consiste nell'esportare le buone pratiche degli enti locali per cercare di limitare in partenza il fenomeno migratorio, soprattutto quello clandestino".

Due mesi fa era stato l'assessore regionale agli Affari generali, Filippo Spanu, a partecipare alla prima missione in Senegal nell'ambito di questo progetto.

CHI PAGA - Per quanto riguarda le spese di viaggio, sul sito del Comune c'è solo la determinazione che stanzia 900 euro per il viaggio della "dipendente Antonella Delle Donne comandata in missione per motivi istituzionali a Louga (Senegal) in data 03-07/07/2017".

L'assessore Secchi conferma che questa è stata l'unica uscita dalle casse di Palazzo Bacaredda per il viaggio in Africa. "Per quanto mi riguarda è stato tutto completamente sovvenzionato dal ministero degli Interni, come il soggiorno della dirigente, che dal Comune ha avuto solo i soldi per le spese aeree della missione".

L'AUTODIFESA - L'assessore alle Politiche sociali difende il progetto e dice che si è trattato di un'esperienza molto utile.

"Lo scopo è esportare le buone pratiche e c'è una forte richiesta di avere elementi", spiega Nando Secchi, "per evitare lo spopolamento e la migrazione. Dopo gli incontri con le Regioni, questa è la seconda fase del progetto che si basa sulle esperienze concrete degli enti locali. Da Cagliari abbiamo portato le buone pratiche non solo del mio assessorato, ma di tutti gli uffici: uno molto apprezzato, che stanno approntando anche lì, è lo sportello InformaGiovani per gestire le banche dati, presentare il curriculum e dare idee per il lavoro", aggiunge Secchi.

"Anche dal punto di vista umano è stata un'esperienza molto significativa, perché vedi da quale realtà scappano tanti dei giovani che ora vivono a Cagliari".

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