Il Sarrabus fa quadrato intorno al proprio ospedale, il San Marcellino di Muravera.

Con questo comunicato i sindaci di Muravera (Marco Falchi), di San Vito (Marco Siddi), di Villaputzu (Sandro Porcu), di Castiadas (Eugenio Murgioni) e di Villasimius (Luca Dessì) ribadiscono "un secco no alla riforma della rete ospedaliera proposta dalla Giunta regionale che prevede un declassamento del San Marcellino da ospedale di base a presidio di zona disagiata e respingono l'emendamento presentato in commissione sanità dichiarandolo non sufficiente a rispondere alle esigenze del territorio".

I sindaci del Sarrabus chiedono con forza che "venga mantenuta la chirurgia di emergenza urgenza h24 e i posti letto relativi alla chirurgia. Non è accettabile la proposta di accorpare i posti letto del reparto medicina al reparto chirurgia", dicono. "Respingiamo la proposta di una chirurgia programmata così come prevista dalla riforma e l'ipotesi di chiusura del laboratorio analisi.

La nostra, insieme ai movimenti e ai cittadini del Sarrabus, è una battaglia non di campanile ma una battaglia per i diritti del nostro territorio ad avere le stesse opportunità e gli stessi servizi dei cittadini che vivono nelle città come Cagliari.

Non possono essere accettabili i tagli agli sprechi nella sanità a discapito dei cittadini delle zone periferiche della Sardegna, devono essere garantiti pari diritti e servizi per tutti i cittadini".

Il Sarrabus - concludono Falchi, Porcu, Dessì, Murgioni e Siddi - vanta flussi turistici tra i più importanti dell'intera Isola e non può permettersi di vedere declassato il proprio ospedale, ma soprattutto non può perdere un diritto sacrosanto sancito dalla nostra costituzione, il diritto alla salute".

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