Niente domiciliari per Dimitri Fricano, il giovane piemontese accusato dell'omicidio della fidanzata Erika Preti, uccisa a coltellate a San Teodoro lo scorso giugno.

Il gip del tribunale di Biella, Paola Rava, ha respinto la richiesta avanzata dagli avvocati del trentenne, Alessandra Guarini e Roberto Onida, convalidando il fermo e trasmettendo gli atti del provvedimento alla Procura di Nuoro.

Nel frattempo, gli inquirenti sono in attesa dei risultati definitivi dei rilievi effettuati dai carabinieri del Ris nella villetta teatro del delitto, in località Lu Fraili, dove la coppia era in vacanza.

Documenti che potrebbero essere decisivi sia per la formulazione delle accuse da parte dei pm, che per l'organizzazione della difesa.

Secondo fonti d'inchiesta, la ricostruzione fornita da Fricano, reo confesso, sarebbe infatti ancora "confusa".

Quanto al movente, da quanto è trapelato a innescare la follia omicida del giovane sarebbe stato il disordine lasciato da Erika sul tavolo ("ricoperto di briciole") utlizzato per preparare i panini per la giornata da trascorrere al mare.

La sua prima versione era stata invece quella di una rapina da parte di fantomatici malviventi degenerata in tragedia.

(Redazione Online/l.f.)

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