Il giorno delle prime scelte.

Quelle che deve fare Massimo Rastelli, ma anche il momento dei titolari, una vetrina per quelli che nella testa del tecnico rappresentano il meglio della casa.

A Palazzolo sull'Oglio, cittadina di 20 mila abitanti (qui, tra l'altro, è nato e cresciuto calcisticamente Beppe Tomasini) al confine fra le province di Brescia e Bergamo, la sfida delle ore 17 fra Cagliari e Brescia, una categoria a dividere le due società, un colossale punto in comune se la scalata di Massimo Cellino al club lombardo si dovesse concretizzare nelle prossime ore.

Ieri sera, dopo il secondo allenamento a Peio, il saluto dei rossoblù alla Val di Sole e il trasferimento verso Palazzolo, chiusura di due settimane intense, dure a tratti, in uno scenario perfetto anche dal punto di vista logistico. La speranza, del Comune e della società, è quella di rivedersi fra dodici mesi, non c'è un impegno nero su bianco ma l'intesa è siglata.

LA PARTITA - Lo ha preannunciato Rastelli dopo l'amichevole con il Real Vicenza, oggi vedremo in campo dal primo minuto i titolari, quelli che nel secondo test stagionale hanno guardato per un'ora la partita dalla panchina. È un'altra tappa di avvicinamento verso i novanta minuti sulle gambe di tutti, una scalata graduale tenendo conto delle esigenze e dei problemi dei singoli. Lo staff tecnico, analizzati i dati che invia ogni trasmettitore - collocato in una tasca posteriore della canotta di ogni giocatore - prepara le tabelle personalizzate, con eventuali riposi forzati o aumento di carico nella seduta successiva.

LE SCELTE - Oggi vedremo Rafael fra i pali, Padoin esterno basso a destra, Pisacane e Andreolli centrali, Miangue laterale sinistro; in mezzo Cigarini, alla sua sinistra Barella, a destra Dessena o Ionita, trequartista sarà Joao Pedro, mentre le uniche due incognite sono riservate all'attacco. Perché Sau anche ieri si è allenato in disparte, da fuori la condizione sembra buona - si è sottoposto a lunghi esercizi di rapidità sotto lo sguardo attento di Tibaudi e Fois - ma dopo due giorni di piccoli progressi, seppure sempre lontano dal gruppo, la sua presenza dall'inizio sembra poco probabile.

Lavoro in disparte, ma solo per metà allenamento, per Borriello: poco prima dell'acquazzone mattutino, il bomber si è fatto massaggiare con una vistosa borsa del ghiaccio applicata suol ginocchio destro. Ecco perché i due titolari dell'attacco rossoblù, questo pomeriggio a Palazzolo, potrebbero non essere Sau e Borriello. In alternativa, ecco Giannetti e Farias, con il coreano Han pronto a dare una mano se servisse. Melchiorri, malinconicamente, continua a camminare attorno al campo e a toccarsi il ginocchio, spiegando ai compagni quale sia il problema e i tempi del recupero.

IL GRUPPO - Questo è lo scenario, sarà Massimo Rastelli nel corso dell'allenamento di questa mattina a decidere come presentare il suo Cagliari nella prima amichevole "seria" della stagione. Il fatto di avere avuto tutti, o quasi, dal primo giorno, con un imponente salto di qualità nel lavoro quotidiano, ha messo da parte il problema - si fa per dire - della rosa allargata, circostanza che qui a Peio non ha mai rappresentato un problema. Tutti, anche quelli che certamente hanno la valigia pronta da giorni, hanno messo in campo fino a ieri il massimo impegno. Da Cop a Krajnc, da Pajac a Salamon, è stata per tutti una preparazione esemplare. Il tempo delle scelte è arrivato, come dice Rastelli: "Abbiamo le idee chiarissime, sappiamo cosa fare".

Oggi sarà calcio vero, seppure di fine luglio. E in questo Cagliari, sembra chiaro, tutti hanno voglia di dare il cento per cento.

Enrico Pilia
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