Nonostante la residenza negli Usa appena ottenuta, i genitori di Charlie Gard non potranno portare il loro bimbo negli Stati Uniti senza un ordine dell'Ata Corte britannica.

A confermarlo oggi è stato "Mr Justice" Nicholas Francis, durante una seduta tecnica che si è tenuta dopo la visita a Londra dello specialista Usa Michio Hirano e dell'esperto italiano del Bambin Gesù di Roma, Enrico Silvio Bertini.

L'attesa per Connie Yates e Chris Gard, i genitori del bimbo di 11 mesi che soffre di una rarissima malattia genetica, durerà altri 3 giorni.

È fissata infatti per lunedì 24 e martedì 25 luglio l'udienza di due giorni in cui Francis dovrebbe arrivare, almeno questo è l'auspicio, a una decisione definitiva sul destino di Charlie, al centro di una durissima battaglia legale tra i suoi genitori e l'ospedale che lo ha in cura.

Il Great Ormond Street Hospital, stando a quanto trapela dalla stampa d'Oltremanica, sarebbe ancorato sulla sua posizione a favore dello stop alle cure.

Proprio nell'udienza di oggi Katie Gollop, dell'ospedale, ha detto di non avere ancora ricevuto notizia delle nuove prove che i genitori vorrebbero portare per riuscire a sottoporre il piccolo al trattamento sperimentale su cui lavora l'esperto statunitense.

Intanto, fuori dall'ospedale, sono assiepati da giorni i manifestanti che chiedono di non staccare la spina a Charlie Gard.

(Redazione Online/L)

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