Talent scout per caso. Una storia che ha quasi dell'incredibile. Grazie a Bruno Piroddi, attuale presidente del Villasor, due ragazzi del Gambia, arrivati cinque anni fa dall'Africa in Italia con dei barconi, stanno sfondando nel calcio.

Lamin Jawo ha firmato nel 2016 un contratto quadriennale col Carpi. Ha già tre presenze in Serie B.

Mentre Tamsir Jammeh, che nella scorsa stagione ha indossato la maglia della Valle del Tevere, è nel mirino del Perugia.

Jawo, nato a Banjoul il 15 marzo 1995, attaccante, è arrivato in Italia nel 2012 passando prima dalla Libia per poi dirigersi col barcone verso la Sicilia. Dopo un periodo trascorso nel centro immigrati di Siracusa, il trasferimento in Sardegna, a Elmas.

Stessa storia anche quella di Jammeh, nato a Serekunda il 30 dicembre 1996.

Un'altra immagine di Piroddi con uno dei ragazzi
Un'altra immagine di Piroddi con uno dei ragazzi
Un'altra immagine di Piroddi con uno dei ragazzi

"Circa quattro anni fa - racconta Piroddi - mi chiama un mio cugino poliziotto. Mi dice, conoscendo la mia passione per il calcio, 'guarda che tra gli emigrati arrivati in Sardegna ci sono tre ragazzi che vorrebbero giocare a pallone. Hanno sempre avuto tra i loro sogni il calcio come tanti giovani'. Così, incuriosito, sono andato a trovarli. Per questo ho contattato il direttore del centro, Francesco Nossardi. È stato gentilissimo. Non ero ancora presidente del Villasor".

"Inizialmente portavo Jammeh, Jawo e un terzo ragazzo a Villasor ad allenarsi con la San Biagio. Non potevano giocare non avendo il transfer. Allora tramite un mio amico, Giancarlo Mereu, dirigente della squadra Amatori Roma Café di Sestu, si è deciso di farli giocare nella sua squadra. Sono stati accolti benissimo. Hanno vinto praticamente tutto. Un particolare: le fasi finali si sono giocate a Olbia. I ragazzi non potevano stare fuori per più di una giornata. Per questo ho chiesto l'affidamento e così il direttore del centro ha dato loro il permesso. Hanno giocato e vinto".

Per Piroddi sono diventati come dei figli. "Per sei mesi andavo a prenderli per portarli al campo. Spesso compravo loro cibo, abiti e ricariche necessarie per mettersi in contatto con i familiari. Avendo sempre giocato a calcio - prosegue il racconto - mi sono accorto subito delle loro qualità. Jawo e Jammeh sono rimasti in Sardegna mentre il terzo ragazzo è stato trasferito in Germania per problemi con i documenti. Quindi con l'amico Mereu del Roma Café abbiamo deciso di far partecipare i due ragazzi a un provino a Monastir. Sono stati notati da alcuni procuratori".

Ecco il salto. Nel 2014 Jawo firma per il Vado Ligure in Serie D. L'anno successivo Jawo viene chiamato dal Finale Ligure in Eccellenza, formazione che viene promossa in Serie D. Segna ventuno reti e viene notato da diverse società.

È il Carpi a vincere la concorrenza assicurandosi le prestazioni dell'attaccante. Aveva fatto anche una settimana di prova al Cagliari con esito non positivo.

Il 2 ottobre 2016, l'esordio in Serie B contro il Pisa di Gennaro Gattuso. Alla guida del Carpi Fabrizio Castori. Nella scorsa stagione, con la formula del prestito, ha indossato la maglia del Robur Siena in Lega Pro.

È tornato in Sardegna per giocare contro l'Olbia.

Jammeh nell'ultima stagione ha giocato col Valle di Tevere, formazione che ha disputato lo spareggio per la D contro il Budoni. "Sono molto legato a questi ragazzi", chiude Piroddi. "Anche loro mi vogliono bene. Mi chiamano 'papà'. Sono andato a Carpi a seguire Jawo. L'ho visto nell'ultima stagione quando ha giocato a Olbia con la maglia del Robur Siena. Ho partecipato poi alla gara di Budoni del Valle di Tevere che ha visto protagonista Jammeh. Due ragazzi d'oro. Sono felicissimo che il loro sogno si stia realizzando".
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