Tra oggi e domani si gioca il futuro della rete ospedaliera sarda, pronta a passare per le forche caudine del consiglio regionale con il rischio spaccatura che incombe sul partito democratico. Tra i 600 emendamenti presentati sono tanti i tentativi di modificare il provvedimento della Giunta. Per le richieste che non verranno accolte ci sono i tempi supplementari: il dibattito in aula. E tanti consiglieri sono pronti a ripresentare gli emendamenti e chiedere il voto segreto.

TAPPE - Stamattina alle 11 riunione interna in casa Pd tra il segretario, Giuseppe Luigi Cucca e i consiglieri regionali. Nel pomeriggio a Oristano si riunirà la direzione regionale del partito per discutere la rete ospedaliera. Domani, invece, la maggioranza incontrerà il presidente Pigliaru per cercare di fare il setaccio degli emendamenti e provare ad arrivare all'esame del testo con accordi di coalizione.

ZONA DISAGIATA - Gli ospedali di zona disagiata hanno ottenuto particolari attenzioni. L'obiettivo è mantenere il reparto di chirurgia e il pronto soccorso attivo ventiquattro ore al giorno. Per queste strutture sono previsti 20 posti letto di polifunzionali, ma c'è la volontà di aggiungere quelli che tecnicamente vengono definiti "adeguati posti letto per urgenza".

CLASSIFICAZIONI - Ci sono poi i tentativi di cambiare la destinazione di alcune strutture. Lo chiede il consigliere del Pd, Franco Sabatini, che per l'ospedale di Lanusei punta alla "trasformazione in Dea di I livello" aumentando i reparti e le specializzazioni. Non solo, serve anche "la garanzia di mantenere le strutture complesse", dice Sabatini. Stesso destino lo vorrebbero gli esponenti di Sdp per gli ospedali di Ozieri e Alghero che potrebbero essere destinati a far parte di un unico Dea di primo livello.

L'ATTACCO - Non risparmiano bordate il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, e la vice Alessandra Zedda. In particolare l'attacco è sulla "chirurgia fantasma al Policlinico di Monserrato e il declassamento dell'Azienda ospedaliera Brotzu". Secondo gli esponenti azzurri, una delibera dell'assessore, Luigi Arru, decide la "chiusura della chirurgia plastica del Brotzu, a favore di un primariato da assegnare al Policlinico".

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