È l'eroe di casa. Uno dei sicuri protagonisti del palio, competizione dove ha esordito giovanissimo sedici anni fa. Valentino Bussu, fantino e allevatore di Ollolai, ha per l'allevamento dei cavalli e degli asini una passione smisurata. Un qualcosa di difficile da spiegare anche perché probabilmente si ha nel dna.

Trentanni, fisico da fantino di razza, (poco meno di un metro e sessanta per cinquanta chili di peso forma), Valentino si sta preparando da un anno per l'evento che catalizza l'attenzione non solo dei suoi compaesani, ma di un intero movimento che vive quei pochi minuti di gara con il cardiopalma. Con la tensione che si taglia a fette.

Perché anche qui - come nel più illustre e conosciuto dei pali equini, quello di Siena - il Palio o si vince o si perde. Non esistono piazzamenti. La gloria è solo per il vincitore e per chi lo sostiene. Un rione o una contrada che vive - giorno dopo giorno - il rituale di avvicinamento all'evento.

Valentino che ha trionfato nella polvere di piste lontane conquistando prestigiosi titoli portando in alto il nome della Sardegna in occasione dei Pali che ha disputato oltre Tirreno.

Una su tutte il Palio del Casale di Camposano, in provincia di Napoli, dove ha sbaragliato l'agguerrita concorrenza di fantini provenienti da Canada, Pakistan, Croazia e tutte le regioni d'Italia.

Ma come spesso accade non c'è miglior mondiale che vincere a casa propria, dove gli occhi puntati e soprattutto i giudizi dei paesani sono più severi. Dopo sette anni trascorsi in Toscana - dove ha imparato tanto sul mondo delle corse (ha anche fatto le prove in piazza del Campo ma il sogno è ovviamente correre il Palio) e sull'allevamento - Valentino è diventato uomo e ora a Ollolai ha un'azienda tutta sua.

Pecore, ma anche cavalli e asini, preziosa risorsa e passione mai sopita sia che si tratti di allevarli ed addestrarli per le corse che per diversificare la produzione in un'impresa zootecnica moderna che si apre alle novità del mercato.

Il giovane allevatore ne ha già quindici ma altri dieci asini stanno per unirsi al gruppo. L'obiettivo è produrre un ottimo latte d'asina molto richiesto - soprattutto all'estero - e ben remunerato (18-20 euro al litro).

"Sabato porterò tre asini del mio allevamento che probabilmente monterò se si faranno tre batterie in vista della finale. Poi se mi qualificherò deciderò con chi giocarmi la bella", racconta il fantino a metà mattina dopo aver affrontato già mezza giornata di lavoro in campagna.

"Spero davvero che sia una bella corsa e che ci si diverta. Alla fine lo spirito è quello. Competizione - guai se non ci fosse - ma anche correttezza", sintetizza il fantino pluridecorato che assicura di non aver bevuto in queste giornate di caldo insopportabile nemmeno una birra fresca.

"Rinuncio, devo essere lucido fino in fondo, ma non nascondo che mi piacerebbe aprire lo champagne sabato notte".
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