Un occhio elettronico per catturare ciò che sfugge alla vista di chi dovrebbe vigilare.

A Bari Sardo la strategia per contrastare il triste fenomeno delle discariche abusive punta sulle "fototrappole".

È questa l'idea della neonata amministrazione comunale guidata dal sindaco Ivan Mameli, che nei giorni scorsi ha provveduto all'installazione di un sistema di videosorveglianza, dotato di sensori a infrarossi e mimetizzabile nella vegetazione, che consentirà di filmare e fotografare i cosidetti "furbetti del sacchettino".

Da monitorare c'è più di una zona, bersagliata da chi in barba al senso civico vi getta di tutto: potature, oggetti ingombranti, elettrodomestici, rifiuti speciali e perfino sacchi della spazzatura comune.

Top-secret, proprio per riuscire a stanare i responsabili, le località dove però sono collocati questi "occhi invisibili".

Filmati e foto saranno poi acquisiti dai vigili urbani in collaborazione con il corpo forestale che, visionandoli con attenzione, potranno risalire ai responsabili appliccando le sanzioni che si annunciano molto pesanti.
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